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San Basilio, le messe del prete-coraggio con il megafono nelle vie dello spaccio

Pur non abitando a San Basilio, don Antonio Coluccia ogni settimana raggiunge i viali tra i palazzi di edilizia popolare e inizia a recitare il rosario

L'Ave Maria recitata con il megafono e gli "angeli custodi" della polizia di Stato appena dietro ad accompagnarne il cammino. Don Antonio Coluccia, ben noto nel quadrante di Roma est per la sua lotta di strada alla droga, nella roccaforte dello spaccio di San Basilio e tra i palazzi popolari, ormai ogni settimana scende in strada per recitare il rosario. 

Una piccola processione anche per portare un messaggio di legalità e fede nel quartiere. Forse anche per accendere i riflettori e, perché no, rallentare i ai signori della droga. Più di una volta per questa sua missione è stato minacciato e insultato.

L'ultimo episodio, in ordine di tempo, ieri. La gente si affaccia alle finestre, guarda da lontano. Qualcuno ha anche ripreso i momenti, girandoli di chat in chat. Immagini che sono state riprese da Welcome To Favelas. Tanti i messaggi sotto quel video, molti denigratori verso l'azione del prete-coraggio.

Don Antonio Coluccia, solamente lo scorso mese, era andato in giro di notte per San Basilio con Federica Angeli, giornalista anti mafia da poco assunta dalla sindaca Virginia Raggi come sua delegata a periferie e legalità per denunciare gli affari delle piazze di spaccio di 'San Ba'
 

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