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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Libri in lingua ai detenuti stranieri nelle carceri romane

Bella iniziativa stamane al carcere di Rebibbia, consegnati diversi libri in lingua a detenuti stranieri

Si è tenuta questa mattina presso la Casa di Reclusione maschile di Rebibbia la consegna di libri in lingua ai detenuti stranieri presenti nelle carceri romane. La manifestazione è stata promossa dal Garante dei diritti delle persone private della libertà personale di Roma Capitale, Avv. Filippo Pegorari e dalla Ong Voci di Popoli del Mondo (presieduta dalla Dott.ssa Igiea Lanza di Scalea) curatrice del progetto “Raccolta permanente di libri in lingua straniera”, in collaborazione con il GUN – Glocal University Network.
 
Il fine dell’iniziativa è migliorare lo stato detentivo degli immigrati presenti negli istituti penitenziari e favorire l’integrazione tra i detenuti.  “Il pensiero ai detenuti stranieri – sostiene la Dott.ssa Lanza di Scalea – è sempre stato una costante. Se pensiamo ad uno straniero, spesso clandestino, lontano dalla famiglia, scarsamente alfabetizzato o comunque non in grado di interloquire in lingua italiana, la carcerazione deve rappresentare una sfida alla sopravvivenza. L’idea di organizzare una raccolta libri è nata da una precedente esperienza maturata nel carcere di Rebibbia, quando nell’interloquire con il personale presente, abbiamo appreso la carenza dei libri in alcune lingue straniere”.
 
“Con questa iniziativa – ha dichiarato il Direttore del penitenziario Stefano Ricca – la biblioteca dell’istituto, che si avvale della collaborazione della Biblioteca di Roma per la conservazione e la catalogazione, ha ottenuto un potenziamento dell’offerta libraria messa a disposizione dei detenuti per migliorare ulteriormente le loro condizioni detentive”.
 
“La nostra comunità multilingue – ha aggiunto l’Avv. Pegorari -  ci impone di non lasciare soli coloro che non parlano e non comprendono la nostra lingua. Questi volumi permetteranno ai detenuti stranieri di godere della loro compagnia durante il periodo di carcerazione”.  Al termine della manifestazione alcuni detenuti della Scuola di Mosaico dell’istituto (Gookooluk Sunjay, Husanu Iofin, Barberini Massimo, Caredda Marco) hanno fatto dono all’Avv. Pegorari di una loro opera d’arte raffigurante un particolare dei mosaici di Pompei.
 
Da oltre 25 anni l’Ong Voci di Popoli del Mondo è presente in Africa con progetti di cooperazione allo sviluppo in ambito sanitario ed agricolo grazie al sostegno di istituzioni pubbliche e private. La VPM è presente con il suo operato in Eritrea, Etiopia e Somalia ed ha sviluppato progetti formativi EaS anche residenziali per operatori sanitari di Armenia e Iraq. Fondamentale è la specializzazione del settore del peace building in aree di crisi belliche recenti. L’organizzazione ha ottenuto il DM di Idoneità dal Ministero Affari Esteri (MAE) per la realizzazione per la realizzazione di progetti di progetti nel 1988, successivamente per Info-EaS nel 2006.
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