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Tiburtino: i computer degli americani finiscono in parlamento e in commissione trasparenza

Nella mattina di giovedì la commissione trasparenza del tiburtino si è riunita per fare chiarezza sulla donazione dell'ambasciata americana

A caval donato non si guarda in bocca”. O meglio, non sempre. Al Tiburtino il dono dell’ambasciata americana al Municipio IV è finito sotto la lente di ingrandimento della commissione trasparenza e anche in parlamento con un’interrogazione del segretario regionale PD, Bruno Astorre. Ma l’affaire dei pc americani è solo all’inizio. “Sono scatole vuote, obsolete, utilizzate solo per spot elettorali” ha detto Dino Bacchetti, presidente dalla commissione trasparenza che si è riunita nella mattina di giovedì, annunciando la volontà di fare chiarezza sulle modalità e sul funzionamento dei computer e le restanti parti da assemblare. 

Nei giorni scorsi la sindaca Raggi e la presidente del IV Della Casa, hanno ritirato presso la sede dell’ambasciata americana a Roma, 62 computer destinati a bambini di famiglie meno abbienti che in queste settimane di emergenza non hanno la possibilità di frequentare le lezioni della didattica a distanza perché sprovvisti di pc. Ai nostri taccuini la minisindaca aveva garantito: “Sono macchine con due anni di vita e saranno consegnati provvisti di ogni cosa”. QUI LA NOTIZIA

Dal documento fornito dal direttore del municipio in sede di commissione trasparenza, i pc risultano datati tra gli anni 2010 e 2016. “Non solo sono obsoleti – ha commentato Bacchetti al termine dell’incontro – Ma emerge anche che 50 tastiere nuove, 50 mouse nuovi e 44 adattatori sono stati consegnati al municipio e non riportati nel documento di consegna. Scherziamo? E’ un’amministrazione pubblica, deve essere tracciata ogni cosa”. Altri monitor invece sono stati recuperati da quelli dismessi a febbraio dal municipio, altri invece sono stati consegnati dall’amministrazione centrale: “Stanno raschiando i depositi di tutta Roma per assemblare i pc tra l’altro sprovvisti di sistemi operativi e anche programmi di videoscrittura” ha aggiunto. Una donazione che esponenti della maggioranza durante la commissione hanno definito “Mera operazione di facciata”. 

La battaglia della commissione trasparenza va avanti: “Chiederò di sapere perché il materiale non è stato inserito nell’inventario e come pensano di poter donare i pc ai bambini senza collegamento a internet – ha concluso Bacchetti – Per ora c’è la scarpa sinistra, la destra forse arriverà, nel frattempo i bambini aspettano”. 
 

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