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Una scuola di pizza nel casale del parco Aguzzano: al Tiburtino la delibera cinque stelle diventa un caso

Ancora lungo l'iter per l'approvazione della delibera sulla "concessione del Casale Alba 1"

È polemica al Tiburtino tra l’amministrazione a cinque stelle e alcune realtà sociali che da anni operano sul territorio del Municipio Roma IV. Pomo della discordia la delibera dello scorso 12 dicembre prodotta dalla giunta Della Casa che ha per oggetto “Concessione Casale Alba 1”. Il Casale è un immobile costruito insieme ad altre strutture all’interno del parco di Aguzzano, riserva naturale, dove insistono altre strutture già animate dalle realtà sociali. Per il Casale Alba 1 associazioni e comitati  del Tiburtino hanno chiesto, in più occasioni, una partecipazione attiva per mettere in atto una “politica dal basso” e hanno definito la delibera della giunta Della Casa “frutto di arroganza politica”. 

Che cosa dice la delibera?

Nel testo redatto durante la seduta di giunta dello scorso 12 dicembre si legge: “Concedere il Casale Alba 1 mediante bando in favore di associazioni, enti, o società disponibili all’adeguamento e alla ristrutturazione dell’immobile con finalità didattiche e sociali inerenti il tema “food”. E ancora: “Progetto di collaborazione tra attività imprenditoriale e istituzionale attraverso percorsi volti allo sviluppo professionale giovanile, femminile, delle disabilità” e ancora si delibera la valutazione dell’immobile e di predisporre apposita convenzione con l’aggiudicatario per definire responsabilià e scomputo dei canoni accessori. 

L'iter per l'approvazione della delibera

La delibera è stata discussa durante la seduta del consiglio nella mattina di mercoledì 16 gennaio. In questa occasione una parte delle opposizioni ha presentato un ordine del giorno per chiedere di fermare l’iter della delibera ma la maggioranza a cinque stelle, insieme al gruppo FdI ha bocciato il documento. La delibera per diventare esecutiva dovrà prima essere discussa in apposite commissioni e poi ritornare alla discussione in seno al consiglio municipale. 

M5s: "Nessun timore sulla partecipazione dei cittadini"

A spiegare quanto sta avvenendo nei locali di via Tiburtina 1163 sulle sorti del Casale Alba 1 è Germana Di Pietro, capogruppo a cinque stelle del Municipio IV.  “Il percorso che si farà con questa proposta di delibera come con tutte quelle che, per regolamento,  devono essere sottoposte alla discussione e  all'approvazione del consiglio prevede il passaggio in commissione che è il luogo istituzionale in cui avvengono i dibattiti democratici e partecipati” ha esordito la capogruppo. 

“Non appena la delibera  verrà inviata alle commissioni, la commissione assetto per prima  (che si occupa di patrimonio) la prenderà in esame invitando tutti i cittadini e le realtà interessate al tema.  Anche le altre commissioni, come è giusto che sia , si sono rese disponibili ad invitare le associazioni e le realtà territoriali che potranno partecipare ai lavori di commissione insieme a tutti i membri politici che ne fanno parte” ha continuato. Sulle commissioni ha puntualizzato: “In queste sedi che non sono "tavoli" e meri incontri, ma sedi istituzionali in cui tutto resta agli atti e a verbale e i quali verbali vengono poi pubblicati, le delibere vengono esaminate, sviscerate,  integrate, emendate,  bocciate o approvate per poi essere discusse in consiglio che è l'organo sovrano”.
E un riferimento anche alla partecipazione attiva dei cittadini: “Attraverso lo strumento delle commissioni,  i cittadini entrano davvero nel processo partecipativo istituzionale di una delibera che prevede l'affidamento di un immobile pubblico che andrà a  bando –ha quindi puntato il dito - Non ho memoria di una tale attenzione da parte delle amministrazioni precedenti e di una tale proposta di coinvolgimento”. Ha concluso:” Nessun timore quindi sulla partecipazione naturalmente e come al solito l'opposizione non ci sta e monta polemiche sterili – infine - Forse non ci sta perché cominciare a coinvolgere i cittadini nelle commissioni sulle proposte di delibera che interessano loro, significa farli entrare davvero  dentro e nel vivo delle attività istituzionali e dei processi decisionali”.
 

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