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Ponte Mammolo Casal de Pazzi / Via Ciciliano

Il Casale Alba 1 finisce a bando: il municipio IV lancia la gara per la concessione (e la ristrutturazione)

La delibera per il bando di affidamento del Casale Alba 1 indigna le realtà sociali che annunciano battaglia

Le realtà sociali che operano nel quartiere Ponte Mammolo lo hanno ripetuto più volte: “Il Casale Alba 1 all’interno del parco di Aguzzano deve restare pubblico”. Lo hanno ribadito anche lo scorso 18 novembre durante una iniziativa promossa al Casale per tenere alta l’attenzione. Non c’è da stupirsi quindi se dopo anni dedicati al sociale con corsi e progetti all’interno dell’area sono rimasti delusi e amareggiati dalla pubblicazione di una recente delibera della giunta Della Casa (12 dicembre) che sancisce la messa a bando della struttura collocata all’interno del parco di Aguzzano per concederla a “associazioni, enti o società disponibili all’adeguamento e alla ristrutturazione dell’immobile con finalità didattiche e sociali inerenti al tema food” si legge testualmente nel documento e ancora “un progetto di collaborazione tra attività imprenditoriali e istituzionali”, produzione della pizza e educazione alimentare. 

“Il Piano d’Assetto del Parco stabilisce la destinazione d’uso dei casali, che avrebbero dovuto ospitare attività socio-culturali rivolte ai popolosi quartieri affacciati su questo lembo di verde. Questa funzione, nel corso degli anni, sostanzialmente non è stata mai resa possibile né dalle amministrazioni, né dall’ente gestore del Parco, Roma Natura – hanno spiegato dal Casale Alba 1 - L’estate scorsa è emersa la volontà della Giunta Municipale di mettere a bando la concessione per l’utilizzo del Casale Alba 1, senza tenere conto né dei vincoli presenti sul parco, né delle procedure necessarie per questo tipo di concessioni, né tantomeno delle realtà presenti sul territorio”.

Hanno continuato: “Con questa delibera il Municipio ha compiuto un atto gravissimo. In primis perché, a fronte di un impegno trentennale delle realtà territoriali nella tutela del Parco di Aguzzano, e soprattutto dopo la mobilitazione degli ultimi mesi sul tema, la giunta Della Casa ha preferito tirare dritto, a questo punto per chissà quale convenienza politica, senza neanche confrontarsi, sbugiardando i tanto decantati propositi della partecipazione e della trasparenza. In secundis perché la destinazione prevista dalla delibera non è assolutamente in linea con il Piano d’Assetto, che prevede attività socio-culturali senza scopo di lucro, nella fattispecie di Alba 1 doveva essere una “Casa del Teatro”. Infine: “Terzo punto, per questo tipo di affidamenti sarebbe necessaria un’istruttoria in Consiglio Municipale, passaggio mai avvenuto. Infine, ma non meno importante, l’affidamento sarebbe a costo zero per l’amministrazione municipale, il che prevederebbe l’ingresso di privati nel Parco che potrebbero svolgere attività a fini di lucro, punto su cui gli abitanti e le realtà del territorio sono sempre state categorici: Aguzzano è e deve restare pubblico. Alla faccia del cambiamento”.

E dal Casale annunciano battaglia: “Ma non finisce qui, la battaglia è appena cominciata”. 
 

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