Casal de’ Pazzi: al via lo sportello sanitario aperto al quartiere
Il progetto dell’assemblea pubblica ‘Riapriamo Villa Tiburtina’. È aperto tutti i martedì pomeriggio
Uno sportello sanitario per assistere i cittadini, informarli e supportarli ma soprattutto per continuare a chiedere a gran voce la riapertura di Villa Tiburtina. È questo l’obiettivo del comitato Mammut – attivo tra i quartieri Rebibbia e Ponte Mammolo - che da mesi ha avviato una campagna di sensibilizzazione per dotare il quartiere, e quelli vicini, di un presidio sanitario pubblico. L’iniziativa, infatti, si inserisce all’interno del più ampio progetto denominato ‘Riapriamo Villa Tiburtina’.
Esattamente un anno fa, le realtà sociali del territorio hanno avviato una campagna di sensibilizzazione per chiedere la riapertura di Villa Tiburtina. Un ex padiglione ospedaliero finito all’abbandono e situato in un territorio – via di Casal de’ Pazzi – privo di alternative. L'edificio negli anni ’60 era una sede distaccata del Policlinico Umberto I dedicata alle diagnosi e alla riabilitazione delle malattie polmonari, poi entrato nella disponibilità dell'Università Sapienza di Roma attraverso la fondazione Eleonora Lorillard Spencer Cenci.
La struttura ospitava la ASL, un reparto di Fisiopatologia respiratoria e uno di Neurologia/Neuropsichiatria ai piani superiori. “I tagli progressivi operati dalla Regione Lazio hanno contribuito allo smantellamento della struttura, iniziato nel 2008 con l'ambulatorio della ASL e proseguito progressivamente fino alla chiusura definitiva nel 2010” hanno spiegato dal comitato Mammut all’epoca della mobilitazione. Da allora, gli attivisti hanno portato la loro istanza anche in sede regionale, con un sit-in.
“Nei giorni scorsi abbiamo saputo per caso che la struttura è stata designata alla realizzazione di una casa di comunità grazie ai fondi del PNRR – hanno spiegato dall’assemblea – Abbiamo chiesto informazioni ai diretti interessati ma non abbiamo ricevuto risposte”. Da qui le istanze: “Vogliamo che questa struttura sia pubblica, gestita dal pubblico e che risponda davvero alle esigenze di questo territorio”. Con l’apertura dello sportello sanitario, tutti i martedì pomeriggio, in via Brizziarelli, gli attivisti delle realtà sociali vogliono anche raccogliere più istanze possibili da sottoporre ai decisori politici “Perché prima di qualsiasi intervento tengano conto le esigenze degli abitanti”.