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Ponte Mammolo Casal de Pazzi / Via Giovanni Tagliere, 3

Rebibbia, le realtà sociali della Tiburtina: “La casa di Pasolini sia museo diffuso”

Le associazioni territoriali chiedono di prendere parte al processo di progettazione e programmazione 

“Questo luogo deve diventare un museo diffuso che coinvolga le borgate la cui storia si intreccia con quella di Pier Paolo Pasolini. Ribadiamo la nostra volontà di partecipare alla progettazione e alla programmazione della riqualificazione dell'immobile”. Con queste parole le realtà sociali del territorio a ridosso della via Tiburtina, del quartiere Rebibbia e di quelli limitrofi, hanno rivendicato il loro diritto alla partecipazione come più volte chiesto in questi mesi, soprattutto con l'acquisto dell'immobile di via Tagliere da parte di Valsecchi che, ha già annunciato, donerà l'appartamento al Comune di Roma. Non solo, le realtà sociali hanno anticipato l'avvio di iniziative e assemblea sul tema. A firmare il documento di ASIA USB San Basilio, Casale Alba2, Centro popolare San Basilio, Circolo Arci Pietralata, Teatro popolare San Basilio, V Zona. 

Le realtà sociali del Tiburtino hanno avuto un ruolo importante nell'intera vicenda, iniziata ormai molti mesi fa. Già perché a novembre dello scorso anno, sono state loro a denunciare che l'immobile del civico 3 di via Giovanni Tagliere messo all'asta era in realtà la casa in cui ha abitato Pier Paolo Pasolini nei suoi anni romani, insieme alla madre: una permanenza nella Capitale che ha coinciso con il periodo in cui il poeta insegnava in una scuola di Ciampino. Da quel momento, le associazioni hanno promosso assemblee, iniziative e incontri sul territorio per ribadire che la casa dello scrittore doveva restare al quartiere e ai suoi abitanti. Intanto, dal Comune e dal Municipio IV il progetto di creare, all'interno dell'appartamento, uno spazio dedicato a studiosi impegnati su tematiche care a Pasolini pur non partecipando alla prima chiamata dell'asta, andata di fatto deserta. Nei giorni scorsi, è stato il produttore cinematografico Pietro Valsecchi ad aggiudicarsi l'appartamento romano di Pasolini. Ad esprimere soddisfazione, in primis, è stato il sindaco Roberto Gualtieri poiché Valsecchi ha annunciato l'intenzione di donare l'immobile al Comune di Roma. 

“Ci duole constatare che, nonostante le varie iniziative organizzate a livello pubblico, in questi mesi non è stato aperto nessun tavolo da parte delle istituzioni. Infatti, né la giunta comunale, né tanto meno quella municipale, hanno dimostrato interesse nell’incontrare le realtà sociali e di quartiere che si sono fatte promotrici della ri-pubblicizzazione della Casa di Pasolini” hanno detto le realtà sociali. Hanno aggiunto: “Alla richiesta di un’apertura di un tavolo tra istituzioni e realtà sociali, veniva risposto che i progetti si fanno dopo che “si vincono le aste”. Questo luogo per noi deve diventare la sede di un museo pubblico, partecipato e diffuso, che coinvolga le varie borgate la cui storia s’intreccia con la figura di Pasolini. Un progetto che non solo è auspicabile, ma è anche possibile e fattibile”.    

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