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Sabato, 20 Aprile 2024
Ponte Mammolo Casal de Pazzi / Via Giovanni Tagliere

Rebibbia, il quartiere si mobilita: "No all'asta, la casa di Pasolini diventi un museo pubblico"

Anche l'associazione nazionale Case della Memoria ha lanciato un appello

Decine di cittadini e rappresentanti delle realtà sociali del territorio sono scesi in piazza per dire 'No alla vendita all'asta'. Siamo a Rebibbia, in piazza Ferriani  - dove affaccia la prima casa romana in cui ha vissuto Pier Paolo Pasolini durante il soggiorno nella capitale e dove a ricordarlo c'è una targa. L'immobile finirà all'asta il prossimo 17 dicembre se nel frattempo non verrà trovata una soluzione. "Chiediamo che questi locali diventino un museo pubblico, diffuso e popolare anche in vista del centenario della nascita del poeta" ha detto ai nostri taccuini Davide Angelilli, promotore dell'iniziativa. All'appuntamento è intervenuto anche Maurizio Rossi, assessore alla cultura del Quarto Municipio.

Pier Paolo Pasolini ha vissuto a Rebibbia agli inizi degli anni ‘50 (1951-1953), con sua madre. Tra queste mura e in queste strade, il poeta ha concepito i protagonisti di ‘Ragazzi di via’. Per chi vive in questo quartiere, la casa del poeta è un luogo da tutelare e preservare e soprattutto da rivalutare.

"È fondamentale riappropriarci dell’eredità intellettuale di Pasolini per creare un luogo di cultura e poesia in suo nome, e raccontare la storia sua tutta, non solo gli aspetti più personali, contestualizzarla e restituirla con questo museo alla comunità che ne è stata partecipe" hanno detto gli organizzatori. Le  realtà sociali del quartiere, anche la settimana scorsa, hanno lanciato un appello. Il municipio ha avviato un dialogo con l’assessorato al patrimonio del Comune per trovare una soluzione e un’alternativa all’asta del prossimo 17 dicembre che dovrebbe concretizzarsi con l'acquisto dell'immobile.

Ad unirsi al coro degli appelli anche l’Associazione Nazionale Case della Memoria, che mette in rete 87 case museo in 13 regioni italiane. "Un luogo di memoria e di cultura, adesso di proprietà privata, in cui nel 2013 avrebbe dovuto nascere una Casa internazionale della Poesia. E che adesso rischia invece di scomparire” è la denuncia dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, anche come membro dei comitati tematici internazionali Iclcm (International Committee for Literary and Composers' Museums) e Demhist (International Committee for Historic House Museums), si unisce quindi al coro di voci che chiedono di salvaguardare un luogo legato a doppio filo al ricordo del poeta, scrittore, regista.

“Come associazione nata per tutelare i luoghi che hanno ospitato i Grandi personaggi – ha spiegato Adriano Rigoli presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -, non possiamo che esprimere il nostro rammarico all’idea di veder andare perduto un bene prezioso come la casa che custodisce un pezzo di vita di Pier Paolo Pasolini. Auspichiamo che ne venga riconosciuto il valore storico e culturale e che si agisca per tutelarla: sarebbe un grande atto civico anche in vista del 2022, anno del centenario della nascita di Pasolini”.

L'iniziativa di sabato pomeriggio è stata organizzata da Centro popolare San Basilio, V Zona, Casa del Popolo Casal Bruciato, Circolo Arci Concetto Marchesi, Comunità educante de' Pazzi, Comitato popolare Casal Bruciato, Asia Usb, Teatro popolare San Basilio, Comitato di quartiere Casal Bertone, Comitato Mammut, Casale Alba2, Teatro Ygramul, Centro sociale La Torre.

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