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Giovedì, 25 Aprile 2024
Pietralata Pietralata / Via di Pietralata

LETTORE - "Rapinato a un bancomat di Pietralata con una pistola alla testa e una ai genitali"

"Fingi che siamo amici e infila la carta". Così i due rapinatori al marito di Marinella che ha raccontato a Romatoday l'episodio avvenuto a uno sportello delle Poste. "Almeno chi abita nel quartiere conosce il pericolo"

Due pistole, una alla testa e una ai genitali mentre prelevava 60 euro a uno sportello delle poste. L'adrenalina a mille e una sola frase ripetuta senza sosta: "Non ammazzatemi, ho tre figli". Erano le 23 e 30 circa, Mauro (nome di fantasia, ndr) era appena uscito dall'albergo dove lavora e i dieci minuti che ha trascorso tra lì e casa devono essergli sembrati eterni. E' stato assalito da due rapinatori armati a un ufficio postale di Pietralata. Non si ricorda in quale via si trovasse, colpa forse dello choc subito. La moglie, Marinella, ha contattato Romatoday per diffondere la storia.

Con le spalle alla strada stava ritirando tre banconote da 20 euro. Un gesto reiterato, quasi un automatismo, fatto senza porre particolare attenzione. In un attimo il gelo, quello della pistola, una canna sotto il collo e una tra le gambe, e quello da panico allo stomaco. "Dammi i soldi" continua a ripetere uno dei malviventi. Poi lo abbraccia: "Fai finta che siamo amici e infila la carta dentro". Carta che ha una disponibilità giornaliera di 250 euro, non di più.

I rapinatori ne vogliono 1000 ma alla fine desistono, e prima di lasciar andare Mauro lanciano le sue chiavi sotto l'auto: "Tutti i poracci me toccano a me" chiosa uno di loro.  Frase eloquente che fa pensare ad altri episodi simili già accaduti. La vittima ha sporto denuncia ai Carabinieri. I due avevano un casco in testa e uno scaldacollo tirato fino agli occhi. Non li ha visti in faccia quindi, ma si ricorda bene lo scooter con cui sono arrivati e poi fuggiti: un Piaggio Liberty grigio metallizzato con la targa coperta da un scotch della AS Roma. Marinella, la moglie, ci teneva a divulgare la storia e a farla conoscere ai residenti della zona. Ovvio, non è detto che i criminali siano soliti colpire solo al Tiburtino, magari era la prima volta. O magari no. Certo tenere gli occhi aperti male non fa.

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