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Parchetto Feronia: "Piantiamo alberi contro la speculazione dei privati"

I cittadini di via Feronia piantano lecci e querce nell'area verde "per dire no all' intervento dei privati e del cemento nel parco e per sollecitare la bonifica dei materiali tossici interrati"

"Non vogliamo che ci tolgano un polmone verde in mezzo a tanto cemento e, perché no, vogliamo continuare a farci le nostre buone braciolate". Così, sul loro gruppo Facebook, gli "amici del parchetto Feronia" difendono l' area verde di via Feronia "minacciata dagli speculatori privati che vogliono sostituirla con un parcheggio a 4 piani". E domenica l' Associazione culturale Feronia, nata anche per la difesa del parchetto, ha partecipato alla festa dell'albero organizzata da Legambiente piantando 14 lecci e querce nell'area verde per "dire un convinto no all'intervento dei privati e del cemento nel parco e per chiamare le istituzioni alle loro responsabilità".

L'associazione avanza alcune richieste e chiede chiarimenti sull'area ludica realizzata di recente ma non ancora agibile: "Come mai quell'area, finanziata dal 2007 e difesa con nostre iniziative e manifestazioni, ora che è pronta ad essere utilizzata deve rimanere chiusa?". Da anni, poi, l'associazione chiede la bonifica dei materiali tossici interrati in un'area del parco: ci sono amianto, lana di vetro e vernici, "messi lì dai vecchi proprietari dei lotti in cui era divisa l'area".

E' forte la presa di posizione dei cittadini associati: "Su parchetto Feronia grava la longa manus del privato che, sempre avida di cemento, vorrebbe cancellare l’ennesimo spazio verde e di socialità della città per rigurgitare parcheggi interrati, incurante delle richieste dei cittadini che da sempre vogliono che quel parco che hanno visto nascere, che hanno salvato dal degrado e di cui si prendono cura quotidianamente, non gli venga strappato via". "Le nostre richieste - rivendica l'associazione in un comunicato - sono rimaste inascoltate proprio da quelle stesse istituzioni che dovrebbero essere le rappresentanti del volere popolare, che dovrebbero farsi portavoce degli interessi della collettività contro gli interessi speculativi e del profitto, che dovrebbero coadiuvare le iniziative che vengono dalla base, secondo un’idea partecipata e allargata di democrazia e secondo il principio costituzionale della sussidiarietà, che dovrebbero difendere i beni comuni messi sempre più prepotentemente sotto minaccia dalle logiche capitaliste del tutto e subito".

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