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Pietralata Pietralata / Via delle Cave di Pietralata

"Non è un municipio per migranti": la giunta m5s del tiburtino dice "no" a nuovi trasferimenti

Con una memoria di giunta del 10 febbraio la giunta del Municipio IV manifesta parere contrario a nuovi trasferimenti. La polemica del gruppo dem

La linea politica dettata dal Movimento Cinque Stelle sul tema dell’accoglienza è stata chiara: il territorio ha già dato, non ospitiamo più stranieri migranti. E via con l’elenco dei centri di accoglienza che nel tempo sono stati istituiti al tiburtino. Una soluzione che non ha trovato consenso tra i consiglieri dem che hanno commentato: "Questa memoria di giunta da’ fiato al fascismo".

Il documento in questione, datato 10 febbraio, a firma della presidente Roberta Della Casa e dell’assessore ai servizi sociali Rolando Proietti Tozzi, ha precisato che “il territorio ha sempre dato ospitalità e si è dimostrato sensibile alle necessità degli strati più fragili della popolazione”. Non solo: “che il tiburtino ospita già numerosi centri di accoglienza e che è caratterizzato da infrastrutture occupate abusivamente”.  Tra i centri intorno cui gravitano migranti, anche un elenco come lo Sprar in via di Pietralata, tre strutture in via del Frantoio e sulla via Tiburtina, gli immobili occupati di via Vannina  e Tiburtina e ancora i “campi rom tollerati” di via Smith, via Amarilli, via Salvati, via delle Cave di Pietralata, via di Settecamini”.

Quindi: “La giunta manifesta parere contrario a nuovi trasferimenti di cittadini stranieri nel territorio municipale”
Con questo documento l'amministrazione locale a guida M5S prende posizione rispetto alla gara europea da oltre 100 milioni di euro indetta dalla Prefettura di Roma per l'affidamento dei servizi di accoglienza e di quelli connessi ai cittadini stranieri richiedenti asilo per il 2017. Il IV Municipio fa parte del lotto 2 - Roma 2 della gara insieme ai Municipi V, VI, VII, VIII e IX con 1.158 posti a bando per un valore del lotto pari a 14,8 milioni di euro.

“Non ci si preoccupa di capire che tipo di accoglienza dare a Roma, ci si limita con due righe a manifestare una direttiva politica alla Ponzio Pilato, si scrive nero su bianco una intenzione istituzionalmente fascista”, ha tuonato Nicolò Corrado, presidente della commissione trasparenza del Tiburtino. “Questa memoria di giunta – ha concluso Corrado – seguendo l’esempio di Donald Trump non suggerisce soluzioni ma tende ideologicamente e politicamente ad alzare muri”.

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