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Pietralata, Della Casa replica sull’opera stralciata di largo Camesena: “Confronto con la sindaca, decisione del municipio”

I fondi, inizialmente destinati alla realizzazione degli arredi urbani di largo Camesena, sono stati spostati sulla riqualificazione di via Mozart a Tiburtino III

“Nessuna sconfessione, con la sindaca Raggi c’è stato un confronto e la decisione è stata presa dal municipio, non c’entra nulla l’assessora Linda Meleo, nessuna sconfessione”. Roberta Della Casa, ex presidente del Municipio Roma IV, sfiduciata all’unanimità a maggio scorso, ha voluto replicare alle parole di Claudia Nastrucci, ex presidente della commissione ambiente del tiburtino, attualmente sospesa dal Movimento cinque stelle insieme agli altri 14 consiglieri per aver presentato e votato la mozione di sfiducia alla loro ormai ex presidente.

Nei giorni scorsi, attraverso le pagine del nostro giornale, Nastrucci ha rivendicato la rimodulazione dei fondi (147mila euro) chiesta attraverso un atto di commissione ambiente poi votato all’unanimità in consiglio che destinava alla ‘porta del municipio’ di largo Camesena un importo massimo di 40mila euro. Al quale però non c’è stato nessun seguito. Come confermato alla nostra testata dalla ex capogruppo Germana Di Pietro (anche lei tra i consiglieri sospesi), largo Camesena è stato uno dei punti intorno cui è stata portata avanti la ‘trattativa’ per evitare la sfiducia. (QUI LA NOTIZIA)

Roberta Della Casa che dopo la sfiducia è stata nominata delegata di Raggi al tiburtino, ha rimandato le accuse alle mittenti: “Falso, la sfiducia non si basava su questo, già ne avevamo discusso nel momento in cui la sfiducia è stata presentata e da parte mia c’era tutta la disponibilità nel rimodulare le varie opere che loro contestavano – ha aggiunto - Se il motivo fosse stato questo la sfiducia non sarebbe andata avanti e proprio perché sono abituata a tener fede agli impegni presi, nonostante la caduta del municipio, ho portato avanti la rimodulazione dei fondi di Villa Farinacci e di quest’opera.”

Della Casa ha continuato: “A differenza di quello che hanno fatto i 15 consiglieri ho preso un impegno e l’ho portato avanti, invece loro si sono trincerati dietro una sfiducia che nasconde ben altri motivi e nonostante queste disponibilità l’hanno comunque votata, resta il fatto che attualmente loro non sono movimento cinque stelle, sono sospesi e sono fuori – infine - Molti di loro sono evidentemente in trattativa con altre forze politiche strutturate o nascenti, mentre la sottoscritta continua a lavorare al fianco della sindaca e del Comune assolutamente nel rispetto dei principi del M5s”.

Ha concluso: “Dico ‘grazie’ ai consiglieri sospesi perché a causa di questa sfiducia tutto è molto più difficile e gli obiettivi che si sono posti nei confronti dei cittadini rischiano di essere vanificati con il loro atto di incoscienza”.

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