Una fiaccolata per Tiziana Laudani, la sorella: "Vogliamo una giustizia vera"

"Non so darmi pace". Sono queste le parole di Ombretta Laudani nel ricordo della sorella Tiziana. Era la sera del 9 agosto quando una giovane donna di 37 anni, Tiziana Laudani appunto, è precipitata per otto metri a causa dell'assenza di una grata in largo San Giuseppe Artigiano. La famiglia, insieme al comitato Beltramelli-Meda-Portonaccio, organizza per la giornata di sabato 10 settembre una fiaccolata per "chiedere giustizia". L'appuntamento è fissato alle ore 19.00 in largo Zamorani per convergere poi sul luogo del tragico evento. 

LARGO SAN GIUSEPPE ARTIGIANO  - Sul degrado e sul pericolo di largo San Giuseppe Artigiano noi di Roma Today abbiamo scritto tanto perché tante sono state le denunce che nei mesi si sono susseguite dai residenti della zona che chiedevano "la messa in sicurezza" di quello che da troppo tempo è un cantiere "infinito". L'area, di proprietà del Comune di Roma, è stata concessa ad un gruppo societario nell'anno 2006 per la realizzazione di un parcheggio interrato. A seguito di fallimento e di inchieste giudiziarie, però, l'opera non è mai stata portata a termine, da qui l'abbandono. Dal giugno dello scorso anno le denunce dei residenti sono diventate sempre più insistenti fino alle mobilitazioni con veri e proprio cortei, organizzati anche in qual caso dal comitato Beltramelli-Meda-Portonaccio. Richieste però cadute sempre nel vuoto, fino ai tragici fatti del 9 agosto che hanno strappato alla vita una giovane mamma di 37 anni che lascia un figlio disabile di soli 11 anni.

OMBRETTA LAUDANI - "La nostra vita è cambiata in maniera drastica dopo quella sera - racconta a Roma Today Ombretta Laudani - vogliamo una giustizia vera". Sono diverse le motivazioni per cui Ombretta invita tutti a partecipare alla fiaccolata di sabato: "La morte di mia sorella non può finire nel dimenticatoio, denunciavamo da tempo lo stato di abbandono di largo San Giuseppe Artigiano adesso è arrivato il momento che qualcuno intervenga e lo faccia in maniera decisiva perché oltre al rattoppo delle grate qui è ancora tutto uguale". Ombretta denuncia anche l'abbandono da parte delle istituzioni: "Ci avevano assicurato che non avrebbero lasciata sola la famiglia e invece non si è fatto vedere nessuno, crescere un bambino disabile di soli 11 anni non è semplice". Per ora sono due i fascicoli di inchiesta aperti sulla morte di Tiziana Laudani: "Un provvedimento riguarda l'omicidio colposo, l'atro omissioni di atti d'ufficio ma non sappiamo altro perché c'è il segreto istruttorio". Intanto Ombretta: "Vogliamo una giustizia vera".

IL COMITATO BELTRAMELLI-MEDA-PORTONACCIO - "Questo sabato scenderemo in strada con gli abitanti del quartiere, con gli amici di Tiziana e con tutti quei romani che come noi non vogliono abbassare i riflettori sulla morte della nostra concittadina", commenta Fabrizio Montanini, presidente del comitato Beltramelli-Meda-Portonaccio. Poi: "Se l'Amministrazione, colpevole morale di questa tragedia essendo stata sorda alle nostre denunce, sta facendo di tutto per far cadere la vicenda nel dimenticatoio, noi sabato con le nostre fiaccole illumineremo le strade per chiederne giustizia e per gridare il nostro sdegno verso chi è intervenuto a mettere in sicurezza la piazza esclusivamente dopo che è morta una persona".