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Pietralata Casal de Pazzi / Via Tiburtina

Al Tiburtino donazioni da azienda produttrice di armi: "La sindaca prenda le distanze da queste scelte"

Nella mattina di mercoledì la commissione trasparenza in municipio e successivamente l'interrogazione PD in Campidoglio alla sindaca Raggi

A pochi giorni dalla votazione della mozione di sfiducia a Roberta Della Casa (firmata, lo ricordiamo, da tutta la maggioranza, unico caso su Roma) sul tavolo della commissione trasparenza del tiburtino finiscono le donazioni che la minisindaca ha ricevuto nel corso degli anni. Parliamo di computer, gel sanificanti e giostre. Vediamo come e perché.

Le donazioni di Basf, Rheinmetall e azienda anonima finiscono in trasparenza

Tra le donazioni, la più recente è quella accettata dall’azienda Basf (presente sul territorio di Settecamini) che nei giorni scorsi ha donato al IV Municipio 100 taniche di soluzione disinfettante per la sanificazione degli ambienti. La donazione, rivendicata da Della Casa attraverso la sua pagina social, ha fatto immediatamente storcere il naso ai grillini del quarto che da anni, invece, si battono per la delocalizzazione della fabbrica: la sua chiusura, del resto è, da sempre, tra le battaglie del Movimento Cinque Stelle. “L’azienda è parte attiva in procedimento giudiziale verso Roma Capitale – ha detto Bacchetti, presidente della commissione trasparenza – Pertanto, questa scelta si pone in contrasto il Regolamento per la Disciplina e la Gestione delle sponsorizzazioni (approvato dal Comune) che esclude forme di conflitto tra interesse pubblico e privato e i soggetti che non rispettano l’ambiente. La Basf, infatti, è industria insalubre di prima categoria”. 

Per consentire la ripresa della didattica on line, la giunta Della Casa ha avviato una ricerca di computer dismessi da donare ai bambini delle famiglie meno abbienti. Dopo quelli ricevuti in dono dall’ambasciata americana, lo scorso 22 aprile al tiburtino sono arrivati altri computer, donati da “una società che vuole mantenere l’anonimato” come ha sottolineato la presidente sul suo profilo FB. “E’ lo stesso regolamento a dire che deve essere sempre identificabile il soggetto che dona ad un’amministrazione pubblica” ha puntualizzato Bacchetti. 

Meno recente la donazione dello scivolo per l’area verde di via delle Cave di Pietralata da parte dell’azienda Rheinmetall che risale all’aprile del 2018, pubblicato sul profilo FB di Della Casa (raccontato già da Roma Today in quell’anno). Anche questa donazione generò qualche mal di pancia tra i grillini del IV. “L’azienda è leader mondiale nel campo degli armamenti, con un fatturato 4,9 miliardi di euro (2012) che equipaggiava la Wehrmacht durante la II Guerra mondiale e balzata alle cronache per le proteste del 20 ottobre scorso sulla fornitura di 12 super cannoni Oerlikon per l’esercito turco nonostante lo stop all’export per il conflitto turco siriano firmato dal Ministro degli Esteri Luigi Di Maio” ha aggiunto il presidente della trasparenza. 

Nonostante manchino pochi giorni al voto in aula, l’opposizione al tiburtino resta serrata: “Machiavelli impallidirebbe davanti a questo personaggio, pronto a calpestare ogni regola fissata, il regolamento viene spazzato via in un colpo solo da una presidente arrogante che pensa di gestire il municipio come una fondazione. A pensar male si fa peccato ma la metà delle taniche di gel sanificante è stata donata all’ospedale Pertini dove il direttore amministrativo facente funzioni è la moglie dell’assessore al sociale Enrico Mordenti – ha detto Bacchetti – La sindaca dica se le regole valgono per tutti o per Della Casa vale tutto in quanto sua preferita”. Intanto il gruppo capitolino del PD ha preparato un’interrogazione alla sindaca Raggi per chiedere delucidazioni su quanto denunciato in trasparenza. 

La replica di Roberta Della Casa

“Mi stupisco che a fare queste polemiche sia un avvocato, la donazione è diversa dalla sponsorizzazione. Di sponsorizzazioni, ovvero pubblicizzare l’azienda che dona, non ne abbiamo fatta neanche una, mai in nessun caso. Le donazioni, consentite dalla norma, non sono soggette ad alcuna disciplina perché sono considerate azioni liberali, un mero regalo in quanto non prevedono nessun obbligo di pubblicità”. Nello specifico: “Sì, è vero che lo scivolo è stato donato dalla Rheinmetall ma questo nome non compare da nessuna parte. Per quanto riguarda la Basf, la donazione arriva dall’azienda madre, non siamo entrati in nessun discorso di salubrità, abbiamo richiesto la certificazione del prodotto e lo abbiamo distribuito in luoghi aperti al pubblico dopo un confronto con la ASL. I computer sono stati donati da una società che non vuole farsi pubblicità e pertanto ha chiesto l’anonimato ma noi sappiamo bene di che azienda si tratta. Anche il consigliere regionale Ghera (Fratelli d’Italia) ha donato uno scivolo per largo Beltramelli ma anche in quel caso non è stata fatta nessuna pubblicità. Bacchetti dovrebbe ripassare le norme” ha concluso. 
  

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