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Colli Aniene Colli Aniene / Via Fausto Gullo

Colli Aniene, associazioni e comitati avviano una petizione: “Troviamo una soluzione per la raccolta dei rifiuti”

La raccolta firme è indirizzata alla sindaca Raggi e alla neo assessora ai rifiuti Katia Ziantoni per chiedere un tavolo di confronto

Le associazioni e i comitati di Colli Aniene non ci stanno ad assistere alla rimozione dei bidoncini per la raccolta dei rifiuti ‘porta a porta’ per far spazio ai secchioni stradali e hanno avviato una raccolta firme pubblicata su Change.org.“Chiediamo l’istituzione di un tavolo di confronto per trovare una soluzione urgente al problema e ci riserviamo di ricorrere ad ulteriori azioni per far valere i nostri diritti” hanno spiegato nel testo che accompagna la petizione.

A promuovere l’iniziativa sono stati l’associazione Vivere a Colli Aniene, CDQ Cittadini di Colli Aniene Bene Comune, associazione L’Anfiteatro, associazione Italiana Casa Ufficio Soci, Università Popolare Michele Testa e cittadini attivi. Gli abitanti del quartiere che tra i primi su Roma hanno sperimentato il sistema di raccolta ‘porta a porta’ durato 13 anni (fino ad oggi) temono le conseguenze che un ‘ritorno al passato’ porta provocare. “Questo quartiere sorge sotto l’autostrada A24, una posizione che favorirebbe il pendolarismo dei rifiuti da altre cittadine laziali verso Roma – non solo – La raccolta stradale favorirebbe quelli che non vogliono differenziare il rifiuto avendo una maggiore facilità di buttare i sacchetti indifferenziati nel contenitore stradale. Anche la parte di quartiere che manterrebbe il porta a porta (poca per la verità) avrebbe la possibilità di smaltire tutto in questi contenitori”.

Infine: “Questo ritorno al passato faciliterebbe il rovistaggio nei cassonetti che provocherebbe strade più sporche e una ulteriore produzione di fumi tossici dai vicini campi rom”. La petizione è rivolta anche alla delegata di Raggi al tiburtino, Roberta Della Casa, alla Regione Lazio e al Comune. Intanto nei giorni scorsi, la neo assessora ai rifiuti Katia Ziantoni ha inviato una lettera all’azienda: “Si diffida Ama dal comunicare qualunque iniziativa non condivisa con la sottoscritta e con i cittadini utenti che hanno e devono avere come interlocutore la parte politica e non il gestore del servizio pubblico svolto per conto di Roma Capitale”. 
 

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