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Tiburtino III: "Accogliamo... ma guardate come stamo"

Il messaggio di solidarietà ai migranti di via del Frantoio. "La nostra borgata presenta sicuramente numerosi problemi, dalla disoccupazione alla mancanza di spazi di socialità, la colpa di tutto ciò non è certo dei migranti"

L'appuntamento è fissato per domenica 15 novembre alle ore 10.00 nei pressi della chiesa di Santa Maria del Soccorso. I residenti del quartiere Tiburtino III, in collaborazione con il Nodo Territoriale Tiburtino organizzano una passeggiata musicale per le vie del quartiere 'Accogliamo ma guadate come stamo'. L'invito è rivolto a grandi e piccoli, ma soprattutto ai migranti, ai quali gli organizzatori lanciano, così, un messaggio di solidarietà e accoglienza senza, però, dimenticare la scarsità dei servizi riservati al quartiere. 

In una nota diffusa dagli organizzatori si legge: "In questi giorni si è parlato e scritto in abbondanza rispetto al centro di accoglienza di via del Frantoio, la causa scatenante è stato l'arrivo di un nuovo gruppo di transitanti, dislocati nel nostro quartiere da altre strutture della città", spiegano. Inoltre dichiarano: "Fin da subito il quartiere aveva segnalato i problemi che si sarebbero potuti determinare nell'inserire un ulteriore elemento di criticità in una borgata, già caratterizzata dal degrado e dall'incuria, come del resto nelle altre periferie della città, oltretutto passando sopra le teste degli abitanti stessi". Migranti come vittime di un meccanismo: "In breve tempo, queste istanze sono state cavalcate e strumentalizzate spostando l'attenzione contro le vittime del meccanismo, ovvero gli inquilini del centro, peraltro presente già da svariati anni nel quartiere senza nessun problema di sorta". Il nodo territoriale tiburtino, poi, spiega: "La storia di Tiburtino III è la storia di deportazioni di intere fasce di popolazione romana durante il fascismo. E' la storia delle lotte per i diritti sociali, al lavoro, alla casa. Come abitanti di Tiburtino III e di tutta la Tiburtina siamo e saremo sempre pronti ad accogliere e integrare, ma conosciamo anche bene gli intrallazzi politici che si nascondono dietro alla gestione dei migranti e delle periferie, come dimostra Mafia Capitale, e la precisa volontà di scatenare continue guerre tra poveri". Poi l'attenzione sulle problematiche del quartiere: "La nostra “borgata” presenta sicuramente numerosi problemi, dalla disoccupazione alla mancanza di spazi di socialità, dai trasporti alla manutenzione delle case popolari, dallo spaccio alle scuole che cadono a pezzi o che rischiano la chiusura. La colpa di tutto ciò non è certo dei migranti - continuano - Sappiamo bene qual è il vero degrado del nostro territorio come sappiamo bene chi ne sono i responsabili". 

Infine l'invito: "Organizziamoci e incontriamoci per migliorare le condizioni di Tiburtino III perchè se non lo facciamo noi, non lo farà nessuno". Alle ore 13.00 ci sarà il pranzo.

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