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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Sacchi di farina e libri danneggiati, non c'è pace per il Casale della Cervelletta

Dal coordinamento "Uniti per La Cervelletta" tornano le richieste alle istituzioni: "E' necessario indire un bando per l'assegnazione del bene"

Buste di zucchero e sacchi di farina lasciati aperti ovunque, stoviglie sporche, servizi igienici "indecenti" e libri danneggiati dalla presenza di roditori entrati dalla porta della biblioteca lasciata aperta. E' questo lo spettacolo che alcuni membri dell'associazione "Uniti per la Cervelletta" si sono trovati dinanzi durante un sopralluogo avvenuto dopo diverse richieste cadute nel vuoto presso i locali del casale settecentesco. 

Continua quindi il "pasticciaccio della cervelletta", come l'associazione stessa ha voluto indicare nel tempo la situazione paradossale che riguarda il casale settecentesco del Municipio IV. Già da tempo "Uniti per la Cervelletta" aveva avanzato diverse richieste, alcune molto specifiche, per tutelare il patrimonio presente nel territorio del Tiburtino lasciato all'abbandono dopo l'esproprio dei recenti assegnatari. Non solo. Il coordinamento di cittadini e associazioni aveva anche chiesto di poter visionare lo stato del casale senza mai ottenere un riscontro. Fino a quando, ad una rappresentanza di "Uniti per la Cervelletta" è stato concesso di entrare. Un sopralluogo che però ha lasciato il comitato ispettivo con l'amaro in bocca alla vista del degrado all'interno dell'area e del danneggiamento del patrimonio librario. 

"Abbiamo chiesto sia al Municipio IV che agli uffici del patrimonio di assegnare una vigilanza H24 alla struttura - spiega Antonio Barcella, responsabile del coordinamento - proprio per evitare che si arrivasse a questo punto". I cittadini e le associazioni, infatti, temevano che la struttura finisse nel degrado e in passato si sono rivolti anche a Tronca chiedendo che venisse indetto al più presto un bando per l'assegnazione del bene comune.

"Non abbiamo intenzione di mettere le mani sul casale - spiega ancora Barcella - il nostro intento è solo quello di tutelare il bene, pertanto, chiediamo ancora una volta a chi di dovere di indire un bando che ne affidi la gestione a chi di competenza così da far rivivere un luogo che rappresenta un patrimonio di non poco conto per il nostro territorio". 

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