Lavori a rilento: ancora cento famiglie al freddo a Casal Bruciato
Il comitato chiede lo stralcio della quota riscaldamenti dall'affitto
Vive ancora al freddo un centinaio di famiglie a Casal Bruciato, nonostante i lavori per il ripristino del funzionamento della caldaia siano iniziati a dicembre scorso. E nelle palazzine popolari del Tiburtino montano rabbia e indignazione: “Chiederemo di stralciare la quota dei riscaldamenti dal canone mensile” hanno spiegato dal comitato popolare di Casal Bruciato che da anni lotta al fianco degli inquilini.
Le proteste degli inquilini
È stata necessaria un’azione forte di protesta perché iniziassero i lavori di manutenzione alla caldaia delle case popolari di via di Casal Bruciato, nell’omonimo quartiere del Municipio IV. A dicembre, gli inquilini delle palazzine si sono incatenati al dipartimento delle Politiche abitative per essere ascoltati e per chiedere ancora una volta il ripristino dei riscaldamenti nelle abitazioni. Come ogni anno, anche il 2022 si è contraddistinto per le proteste in strada a Casal Bruciato: cassonetti di rifiuti in strada per bloccare il traffico fino all’arrivo delle forze dell’ordine, assemblee e manifestazioni. Dopo l’ultima dimostrazione di dissenso, quella di dicembre al dipartimento del Comune di Roma, Enasarco ha avviato i lavori di ripristino. Gli interventi però sono complessi, lenti e un centinaio di famiglie vive ancora al freddo. “Non ne possiamo più, fa più caldo fuori che dentro casa. A volte usciamo per avere un po’ di calore” hanno commentato alcuni inquilini di via di Casal Bruciato.
Lo stralcio della quota riscaldamenti
“Gli operai stanno intervenendo sulle tubature nei cortili e negli appartamenti al piano terra – hanno aggiunto dal comitato – ma probabilmente non finiranno in tempo e l’inverno lo passeremo al freddo. In queste case vivono anziani, disabili, bambini. Tutti al freddo. C’è chi si ripara con le coperte, chi restando a letto”. Hanno concluso: “Chiederemo che la quota dei riscaldamenti venga stralciata dall’affitto. Anche l’anno scorso siamo stati al freddo ma abbiamo pagato. Quest’anno non lo faremo”.