Dopo la retromarcia su via la Spezia Stefàno all'attacco: "Raggi firma progetti senza prima leggerli"
Il consigliere pentatellato critica il ripensamento della sindaca sulla viabilità di San Giovanni: "Calpestati mesi e mesi di riunioni"
Il dietrofront della Sindaca ha colto di sorpresa tutti. Lunedì 22, dopo l’ennesimo fine settimana all’insegna delle contestazioni, la sindaca ha fatto marcia indietro. Ed annunciando l'intenzione di “rivedere l'intero progetto” ha rimesso in discussione le modifiche alla viabilità di San Giovanni che, in precedenza, aveva contribuito a lanciare.
Calpestato il lavoro di mesi
Un cambio di rotta, su un progetto già in fase avanzata, che tuttavia non è piaciuto al presidente della commissione Mobilità Enrico Stefàno. Anche perchè, ha sottolineato il consigliere grillino, con questo inatteso ripensamento la sindaca ha finito per “calpestare mesi e mesi di riunioni, sedute di commissione e atti di indirizzo alla alla presenza del Municipio VII, della Polizia Locale, di Roma Servizi per la Mobilità, del Dipartimento Mobilità e Trasporti e Atac”. E' lungo l'elenco di professionisti ed istituzioni che erano stati coinvolti in un progetto che, di certo, non è stato covato nelle “segrete stanze” della commissione Mobilità.
L'accusa: Raggi firma progetti senza leggerli
Le modifiche alla viabilità nel quadrante compreso tra Via La Spezia, Via Taranto e Largo Brindisi, erano infatti state avvallate dall’amministrazione comunale. Il progetto di riqualificazione dell’ambito di San Giovanni (via La Spezia/Taranto) è stato approvato in Giunta Capitolina il 27 Novembre 2018, alla presenza della Sindaca stessa – ha sottolineato Stefàno – Quindi, nella migliore delle ipotesi, la Sindaca non legge ed approfondisce le delibere e i progetti che le accompagnano prima di approvarli”.
Un progetto sbandierato in pompa magna
Difficile però che non siano stati letti. Anche per la mole di lavoro che, sul piano della comunicazione, era stata fatta dall'ufficio stampa del Campidoglio. Se ne trova ancora traccia sulle pagine social di Virginia Raggi, entusiasta sostenitrice della svolta green di San Giovanni. Eppure “dopo aver sbandierato il progetto per mesi in pompa magna con post e contro post su Facebook, oggi improvvisamente la Sindaca cambia idea. Tra l’altro - ha obiettato Stefàno - mi piacerebbe capire come intende apportare queste modifiche con un avanzamento delle opere di circa il 50%, e un progetto esecutivo approvato, finanziato e ampiamente avviato. Ovviamente, ma è un classico, bypassando consiglieri, assessori, tecnici e uffici”.
Un progetto in fase avanzata
Ricapitolando. La sindaca, stando alla narrazione del suo collega pentastellato, firma delibere senza averne prima approfondito le conseguenze o senza addirittura averle lette. Poi però decide, sulla scorta del malcontento popolare, di rimettere tutto in discussione. Quando però le piste ciclabili sono state realizzate ed il progetto, finanziato, è pure a metà dell’opera. Come sanno i romani imbottigliati nel traffico di San Giovanni. Ma la decisione di tornare indietro senza coinvolgere nessuno di quelli che, fino a quel momento, vi avevano lavorato. La sorpresa è comprensibile. L'amarezza è evidente. Ed ancora una volta, è messa nero su bianco in un post pubblicato su facebook.
Come doveva essere la svolta green
La trasformazione della viabilità di San Giovanni si lega ad un progetto più ampio, ma ancora lontano dall'essere realizzato, che prevedeva isole pedonali, giardini riqualificati, ed una rete di piste ciclabili che è ancora lontana dall'essere completata. “Quando ci siamo insediati, c'eravamo seduti attorno ad un tavolo con il Comune, la Sovrintendenza, i dipartimenti alla mobilità ed all'ambiente, per la pedonalizzazione di viale Castense che avrebbe modificato la viabilità di via Taranto e via La Spezia - ha raccontato la presidente del Municipio VII Monica Lozzi - poi però gli incontri si sono interrotti”.
Inascoltato il Municipio
La pedonalizzazione è rimasta solo un obiettivo da realizzare, come tante volte sottolineato dalla comunicazione capitolina, in una seconda tranche. Nel frattempo però "il Comune ha presentato solo progetto legato alla viabilità di via Taranto e via La Spezia. Noi quando l'abbiamo visto, ascoltati i cittadini, abbiamo fatto presente quali fossero le criticità - ha spiegato Lozzi - abbiamo anche organizzato degli incontri, ma il Comune ha deciso di andare avanti lo stesso”. Il risultato è che sono state create delle ciclabili, allargati i marciapiedi, modificati i sensi di marcia. Per poi, a cosa fatte, cambiare idea, annunciando l'intenzione, come ha fatto Raggi, di rivedere l'intero progetto.