San Giovanni, addio svolta green: la nuova viabilità crea file interminabili
La trasformazione di via La Spezia in una strada a senso unico ha ripercussioni in tutto il quadrante. Aumenta il malcontento
Era stata annunciata come una trasformazione che avrebbe migliorato la qualità della vita dei romani. Invece il cambiamento della viabilità, nel triangolo compreso tra via La Spezia, via Taranto e largo Brindisi, si sta trasformando in un incubo.
Il nuovo assetto, inaugurato a febbraio, ha finito per creare ingorghi in molte strade di San Giovanni. Perchè l’aver reso a senso unico via La Spezia, finisce per avere ripercussioni su tutto il quadrante. Complicando tragitti che, prima di questa modifica, erano più facili da percorrere.
Percorsi complicati
“Chi viene dalla Tangenziale e deve raggiungere i numeri pari di via Appia Nuova, prima percorreva via La Spezia ed aveva fatto. Oggi invece, visto che è diventato a senso unico, deve fare un giro incredibile - ha spiegato Antonello Ciancio, consigliere municipale di Articolo Uno - bisogna scendere su viale Monza, raggiungere piazza Re di Roma, da lì risalire per via Cerveteri fino a via Magna Grecia”. Una volta raggiunta la strada si prosegue per piazzale Appio e si gira a destra. Viene il capogiro solo a descriverlo. Nella realtà bisogna immaginare che, le strade in questione, soprattutto nel pomeriggio sono tutte intasate.
Le proteste in piazza
Il cambio della viabilità, pensato per ospitare anche due piste ciclabili su via Taranto e via La Spezia, è stato oggetto di una contestazione. A largo Brindisi, il 18 febbraio, si sono incontrate decine di persone. “Alla Sindaca - ha spiegato Ciancio, tra gli organizzatori della manifestazione - chiediamo di riportare via La Spezia al doppio senso di marcia. Le ciclabili vanno bene, ma vanno studiate con attenzione. Queste sono anche pericolose per i ciclisti che, ad esempio, devono attraversare l’incrocio di via Monza”. Lì infatti la pista s’interrompe.
La bocciatura del Municipio
La trasformazione voluta dal comune, non raccoglie il consenso neppure al Municipio che, a Roma, ha il record di realizzazione di piste ciclabili. “Questo progetto non ci piace. Abbiamo provato a far interloquire il Campidoglio con i cittadini, che hanno espresso tutta una serie di perplessità - ha spiegato l’ex pentastellata Monica Lozzi - ma lì il problema non è la ciclabile. Si è trasformata via La Spezia in un’autostrada a senso unico per le auto. E’ tutta dritta e quindi, quando la trovano libera, diventa anche pericoloso per chi la deve attraversare. Così - ha concluso la presidente del Municipio VII - non si tutelano gli utenti deboli e quindi noi non possiamo essere d’accordo con questo progetto”.
L'interrogazione
All’indomani delle proteste che hanno visto scendere in piazza cittadini e rappresentanti municipali con striscioni e megafoni, è arrivata anche un’interrogazione in Campidoglio. L’ha presentata il consigliere di Fratelli d’Italia Francesco Figliomeni per rappresentare “il timore dei residenti che largo Brindisi diventi uno spartitraffico”. Con le automobili che, percorrendo via Taranto e via La Spezia viaggiano “a meno di due metri di distanza dalle abitazioni”.
La svolta mancata
Se il cambiamento era finalizzato a diminuire le code ed a migliorare la sicurezza, non ha ottenuto lo scopo. Il traffico, in passato concentrato soprattutto su via La Spezia, finisce ora per riversarsi in numerose strade del quartiere. Ed il risultato è che, a San Giovanni, la svolta green non si è vista. Probabilmente è dal fumo dei tubi di scappamento.