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San Giovanni Appio Tuscolano / Via della Stazione Tuscolana

Scup da maggio sarà senza sede: bocciato il trasferimento proposto da Rfi

Scup ha rinunciato all'idea di spostarsi a Casal Bertone ed ha annunciato che lascerà l'attuale spazio entro il prossimo maggio

Entro il prossimo maggio gli attivisti di Scup lasceranno i locali di via della stazione Tuscolana. Salvo novità al momento non ravvisabili, è questo lo scenario verso cui tende l’esperienza nata ormai 11 anni fa in via Nola e poi, dal 2018, proseguita all’Appio Tuscolano.

Il locale proposto da RFI

L’ultima alternativa che Rfi, proprietaria dell’immobile adiacente la stazione, ha prospettato agli attivisti, è stata bocciata. “Non abbiamo intenzione di chiedere altri locali, perché lo abbiamo fatto per oltre un anno. Quello che ci è stato prospettato da Rfi, a cui comunque va riconosciuto di aver fatto il possibile per venirci incontro, non ha rappresentato una soluzione praticabile” ha spiegato Carlo, un attivista dello spazio sociale “per noi sarebbe stata troppo onerosa”. L’immobile che era stato proposto a Scup, si trova in via Castelguidone, quindi a Casalbertone, nel municipio V. Rfi aveva dichiarato la propria disponibilità a rimuovere il tetto, di cui si sospetta la presenza di eternit. Scup, a fronte di un comodato d’uso gratuito, avrebbe dovuto fronteggiare i costi di ristrutturazione, stimati in 200mila euro.  

“Riteniamo che questa ipotesi non sia sostenibile dalla nostra associazione a meno di un contributo da parte dell'amministrazione o della proprietà stessa” ha rimarcato l’associazione di promozione sociale Binario 84, che gestisce attualmente i locali di via della Stazione Tuscolana “Ringraziamo della disponibilità mostrata ma rimarchiamo che sono troppi gli impedimenti nonostante tutto il reciproco impegno”.

Le alternative scartate

Perché Scup deve lasciare gli attuali locali? “La richiesta di liberare l’attuale sede non è legata al progetto di Reinventing cities, bensì alla necessità di aprire una strada di collegamento alla stazione ferroviaria” ha spiegato l’attivista di Scup. Per trovare una soluzione che sapesse tenere insieme le varie esigenze, era stato attivato anche un tavolo specifico, partecipato dall’assessorato capitolino al patrimonio,da Rfi e dal Scup. In quella sede, gli attivisti dello spazio sociale, hanno suggerito una serie di alternative dove poter essere trasferiti, come l’ex Circolo degli artisti, l’ex Init di via della stazione Tuscolana, l’ex cartiera di via Assisi ed anche le palestre di via Sannio, chiuse dal 2015. Le opzioni, suggerite da Scup nel territorio del municipio VII, sono state tutte scartate, in alcuni casi perché i locali erano sotto sequestro giudiziario, in altri perché non erano di competenza dell’assessorato al patrimonio. L’ultima proposta, fatta da RFI per l’immobile di via Castel Guidone non si è rivelata praticabile per Scup.

L'ultima proroga concessa

Quale futuro? Rfi, prendendo atto della decisione di rinunciare all’immobile di Casal Bertone, ha deciso di concedere “un’ultima proroga” a Scup. Altri sei mesi all’interno dell’immobile di via Tuscolana. “Abbiamo deciso che useremo solo parzialmente la proroga, che ci avrebbe consentito di restare fino ad agosto. Ed a maggio lasceremo lo spazio” ha spiegato l’attivista. Per andare dove? Al momento le opzioni sono esaurite. L’ultima strada da percorrere è quella tutta da scrivere legata al progetto vincitore del Reinventing cities. Se al suo interno ci dovessero essere locali adatti a rilanciare le attività sportive e culturali avviate 11 anni fa in via Nola, allora Scup avrà una nuova casa. Diversamente il territorio dovrà rinunciare al contributo che, fino ad oggi, gli attivisti hanno potuto garantire. 

Cos'è Scup

L'esperienza di Scup nasce in via Nola 5, nella zona di San Giovanni, in uno stabile rimasto per molti anni abbandonato. Lì nel 2012 alcuni attivisti, partendo dalla considerazione che nel quadrante le attività sportive, culturali e sociali erano demandate solo all’iniziativa di privati, avevano deciso di creare uno spazio sociale. Un luogo dove erogare servizi, dal corso di boxe alla ginnastica posturale, per fare solo due esempi, a costi molto contenuti. Costretti a lasciare quegli spazi, nonostante la solidarietà espressa ad ogni livello istituzionale, gli attivisti hanno ripiegato sui depositi inutilizzati da RFI in via della stazione Tuscolana 82-84. Dal dicembre 2018 quei locali, al cui interno continuano a svolgersi corsi sportivi, attività culturali e l’ormai storico mercatino a km zero EcoSolPop, sono stati concessi in comodato d’uso a Scup.

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