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Impianto sportivo via Sannio: da anni chiuso e degradato attende la riqualificazione

L'impianto comunale è inutilizzato da anni ed esposto alla mercè dei vandali. Il Campidoglio è costretto a pagare una vigilanza h24 per impedire nuove devastazioni

Alle spalle della basilica di via Sannio c’è uno storico impianto sportivo comunale che ha conosciuto giorni migliori. In realtà il complesso, com’è risultato evidente anche nel corso d’un sopralluogo effettuato la scorsa estate dalla commissione sport, versa in gravi condizioni di degrado.

La recente storia dell'impianto

“Quella è una struttura inattiva da quasi 5 anni e Roma Capitale, per evitare che venga occupata, sta pagando un servizio di vigilanza h24” ha spiegato Nando Bonessio, presidente della commissione sport, a margine di una seduta convocata appositamente per seguire gli aggiornamenti sull’impianto sportivo. 
Realizzate prima delle Olimpiadi di Roma degli anni sessanta, le tre palestre che caratterizzano l'impianto di via Sannio, sono rimaste in gestione alla polisportiva Giovanni Castello ed alla Guadini scherma fino al 2015. Poi il Campidoglio ha ripreso in possesso il bene e, dopo un contenzioso legale, lo ha messo a bando. Il nuovo concessionario però l’ente di promozione Endas, “tre anni dopo aver acquisito l’immobile non aveva neppure iniziato i lavori previsti dall’avviso pubblico di Roma Capiale” ha spiegato Bonessio. 

Pochi fondi a disposizione

Le inadempienze dell’ente di promozione sportiva, hanno spinto il Campidoglio a revocare la concessione. Da allora sono trascorsi quasi cinque anni durante i quali, l’impianto sportivo, si è ulteriormente degradato. Nel 2022 l’amministrazione cittadina ha deciso di stanziare 100mila euro per avviare una progettazione propedeutica. Acceso il mutuo, è stato ricordato dalla funzionaria della unità organizzativa “impianti sportivi” del comune, è stata fatta la gara ed attualmente si stanno facendo le verifiche sul vincitore. Con 100 mila euro dovrà predisporre un piano di indagini e cominciare ad eseguirne le prime, ad esempio su alcune lesioni che sono state già riscontrate. Poi sarà arriverà il momento di eserguire le verifiche di vulnerabilità sismica.

I danni delle palestre

Che problemi presenta l’impianto? Dopo il prolungato abbandono, alle manutenzione che già dovevano essere seguite, si sono aggiunti i furti e gli atti vandalici. Oggi le palestre si presentano con danni significativi alla copertura, con infiltrazioni e la pavimentazione del parquet divelta in molti punti. Sono inoltre stati saccheggiati i quadri elettrici e sottratti i relativi fili di rame. 

“La storia di quell’impianto si lega alle enormi responsabilità di passate amministrazioni che non sono state in grado di individuare concessionari che sapessero gestire adeguatamente questo bene pubblico – ha spiegato Bonessio –a valle del piano d’indagini che sarà predisposto, e per il quale vorrei ringraziare pubblicamente gli uffici, ora per la struttura di via Sannio si prospettano due possibilità. La prima è che Roma Capitale provveda autonomamente a fare i lavori necessari, per mettere poi a bando delle palestre pronte all’uso. L’altra strada è quella che prevede una manifestazione d’interessi, legata ad una serie di prescrizioni a cui il futuro concessionario dovrà sottostare per risolvere i problemi di questa struttura”. 

La proposta del project financing

“E’ inammissibile che una struttura sportiva che ha rappresentato per decenni un riferimento per quel quadrante e per l'intera città, dal 2015 continui a versare in stato di totale abbandono e degrado” ha commentato il consigliere Dario Nanni (Azione). La posizione dell’impianto è invidiabile, perché si trova nelle adiacenze del giardino recentemente rigenerato e del mercato di via Sannio, di cui si attende la riqualificazione. Soprattutto, l’impianto, è alle spalle della Basilica di San Giovanni: una delle mete preferite dai pellegrini attesi per il Giubileo. “Troppo spesso ci troviamo al cospetto di impianti sportivi di proprietà comunale che restano inutilizzati per lavori di manutenzione rinviati all'infinito e dovuti alla mancanza di risorse – ha commentato Nanni –è opportuno che l'amministrazione, per affidare quell’impianto, predisponga un bando pubblico facendo ricorso alle forme di partenariato pubblico-privato previste per legge”.

Impianto sportivo via Sannio

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