Dal pacco da ritirare, al cagnolino da portare a spasso: nasce "Il portiere di quartiere"
L'iniziativa di un'associazione "per affrontare le difficoltà quotidiane"
Dalla spesa a domicilio, al pacco da ritirare alla posta. Ci sono piccole incombenze quotidiane, che talvolta risulta difficile incastrare con l'attività lavorativa. Cercare di gestirle, combinandole con l'impegno professionale, rappresenta un motivo in più di stress. Qualcosa che non migliora la qualità della vita e, giocoforza, le relazioni interpersonali. Per questo, la proposta che arriva dall'Appio Latino di creare un portiere di quartiere, risulta particolarmente accattivante.
Riportare il quartiere alle origini
C'è chi ha un cane, e non sa come fare per portarlo a spasso. Ma anche l'anziano che ha bisogno di compagnia o di essere accompagnato per una visita medica. La persona che non sa a chi lasciare le chiavi di casa. Tutte situazioni quotidiane che in passato venivano gestite attraverso una rete di conoscenti e parenti. Da queste esigenze sono partite Monica e Paola, creando l'associazione "Il portiere di quartiere. "Pensiamo sia utile riportare l'Appio Latino , dove siamo nate e cresciute, alle sue origini. Abbiamo raccolto alcuni dei bisogni più avvertiti ed ora puntiamo a verificare qual è la disponibilità di ciascuno dei nostri soci" spiega Monica.
Il successo dell'iniziativa
In sostanza funziona così. Le due residenti dell'Appio Latino hanno creato un'associazione, che prevede un tesseramento. Poi sarà realizzato un tariffario riservato ai soci, che prevede costi differenti a seconda del servizio di cui si vuole fruire. "Abbiamo già ricevuto tante richieste via facebook, molti ci stanno chiedendo di riproporre l'iniziativa anche in altri quartieri. Per ora - chiarisce Monica - vogliamo dedicarci all'Appio Latino e presto apriremo una sede, che poi ristruttureremo per fare in modo che possa essere considerata una seconda casa". Anche il progetto è in fase di strutturazione, ma già promette bene.
