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Giovedì, 18 Aprile 2024
Arco di Travertino Appio Latino / Piazza di Santa Maria Ausiliatrice

Emergenza voragini: sulla Tuscolana è causata dalle radici decomposte di un albero

Per fronteggiare le tante cavità proposta creazione ufficio ad hoc

Le voragini sembrano perseguitare il Municipio VII. Da anni l'amministrazione locale è impegnata nel fronteggiare i danni creati dagli improvvisi cedimenti stradali. Attualmente sul territorio permangono almeno tre casi. Due a ridosso di villa Fiorelli. Un terzo sulla via Tuscolana, e più precisamente all'altezza di Santa Maria Ausiliatrice.

La voragine di piazza Santa Maria Ausiliatrice

Da mesi una parte del selciato è stato transennato. I disagi causati da questa voragine, non sono paragonabili a quelli registrati in altri quadranti. A differenza di quanto accade in via Alghero, qui non si è reso necessario nessun intervento sulla viabilità. Le conseguenze sono contenute: una piccola parte del lastricato non è utilizzabile. Per il resto l'area continua ad essere fruita dai cittadini. In piazza Santa Maria Ausiliatrice non è raro incontrare residenti. Ci vanno genitori con i bambini. Ma anche anziani che lì si danno appuntamento anche solo per giocare a carte. 

Le cause della voragine

Da lunedì 15 gennaio, il Municipio VII ha provveduto ad effettuare un accurato sondaggio. "Aprendo tutta la voragine – ha spiegato l'assessore ai lavori pubblici Salvatore Vivace – abbiamo riscontrato che non ci sono passaggi di sottoservizi nè perdite idriche". Cosa che rappresenta una buona notizia, anche in funzione dei costi da sostenere: in tal modo essere gestiti con le sole risorse municipali. Per quanto riguarda le cause "abbiamo trovato un enorme apparato radicale che non appartiene a nessuno degli alberi presenti. E' in decomposizione da anni e questo – ha chiarito Vivace – ha creato un vuoto sottostante. Provvederemo con le nostre risorse a ricompattare tutto ed a ripavimentare la zona nel minor tempo possibile".

La proposta a costo zero

Resta il problema delle tante voragini che si aprono nel territorio. Da quella impressionante di via Carlo Denina a quelle la cui sistemazione è risultata più laboriosa, come in via Genzano o in via Nocera Umbra. "Come Municipio abbiamo  presentato al Campidoglio un progretto relativo ad un ufficio unico interdipartimentale per affrontare il tema del dissesto idrogeologico. Si tratterebbe di mettere insieme, a costo zero per l'amministazione – ha spiegato Vivace –   tutte le risorse umane disponibili per affrontare in maniera sinergica questioni che vanno dall'identificazione del problema allo sua soluzione" . Senza per questo dimenticare un aspetto nevralgico del quale l'ufficio interdipartimentale dovrebbe farsi carico: il reperimento fondi. "C'è bisogno di studiare con attenzione i bandi disponibili, perchè poi Roma possa attingervi". 

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