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Arco di Travertino

Arco di Travertino, niente polizia locale nella "piazza coperta": il municipio vuole un centro culturale

La giunta Laddaga vuole ricorrere ai fondi del PNRR per realizzare uno spazio culturale ed una casa di comunità della ASL

La riqualificazione della piazza coperta adiacente la stazione metropolitana Arco di Travertino è ancora ferma alla progettazione. Anche la destinazione dello spazio, oltre 3mila metri quadrati realizzati sotto una struttura in legno lamellare, è stata negli anni rivisitata.

Le intenzioni del municipio

L’attuale amministrazione municipale ha deciso di puntare sulla realizzazione di un “centro culturale”. Per questo, con un apposito provvedimento, il minisindaco Francesco Laddaga ha dato mandato di procedere alla redazione del “progetto di fattibilità”, che possa essere inserito nel sistema della rete delle biblioteche di Roma, “in attuazione al Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

Centro culturale più Asl

L’intenzione della giunta municipale è quella di utilizzare lo spazio per un centro culturale ma anche “per ospitare all’interno della struttura una casa di comunità” gestita dalla Asl, su una superficie “non superiore ai 1200 metri quadrati lordi”. Una richiesta, quella di accogliere anche locali destinati al servizi sanitario locale, che era stata formulata anche dal comitato di quartiere Arco di Travertino

Abbandonato il vecchio progetto

E’ stato quindi accantonato il progetto della precedente amministrazione Lozzi che, puntando su due fasi di lavorazione, mirava ad inserire più funzioni nella piazza coperta, dalla polizia locale alla Asl, passando per un “hub culturale”. Solo il primo stralcio, l’unico per il quale era stato predisposto un “progetto preliminare”, prevedeva un finanziamento di 5 milioni e mezzo di euro. Nel complesso l’intervento, invece, doveva costare intorno ai 10 milioni di euro. I fondi attesi dal Comune, però, non sono arrivati neppure per il primo stralcio e quindi, l’attuale amministrazione, è ripartita con l’idea di progettare un centro culturale e la sede della Asl. Non si fa più riferimento alla sede della Polizia Locale.

L'incertezza sui tempi

L’iniziativa della giunta Laddaga non convince però l’opposizione. “Il municipio con una direttiva di Giunta stravolge il progetto  elimina la Polizia locale e vorrebbe trasformare gli spazi riservati alla Polizia Locale,  circa 4000 mq, per realizzarvi una biblioteca – ha commentato Umberto Matronola, consigliere municipale di Fratelli d’Italia – ma così si rischia di dover ricominciare tutto da capo”. Ad oggi, l’unica certezza, è che quello spazio, un grande guscio vuoto, è che sia stato costruito per ospitare “servizi pubblici”. La destinazione, però, continua a cambiare.

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