rotate-mobile
Arco di Travertino Tor Pignattara / Via del Mandrione

Mandrione: la riqualificazione va a braccetto con l’arte

In via del Mandrione riqualificata una vecchia area industiale. Sarà la sede di un laboratorio, di un centro ricerca e di produzione. Pochi mesi fa, una vecchia fabbrica di legnami divenne la sede di un'altra realtà artistica

Quando al Mandrione si parla di riqualificazione, si torna indietro col pensiero di oltre tre decadi. In questo caso però lo sforzo mnemonico rischia d’essere inutile. La riqualificazione della vecchia area industriale in via del Mandrione 105 infatti, è di questi giorni. E “costituisce motivo di soddisfazione per il Municipio VII” fa sapere il Presidente Susi Fantino.


IL RAPPORTO CON L'ARTE - La storia del Mandrione è stata certamente attraversata dalla grande opera di bonifica che, sul finire degli anni 70, portò alla demolizione delle baracche  a ridosso dell'acquedotto. Ed al trasferimento di molte famiglie della comunità ROM nei palazzi ATER di Spinaceto, di via Salvatore Lorizzo. Tuttavia il quartiere è anche legato a doppia mandata all’arte ed al Cinema. Anzi, “Quello tra il Mandrione e l'arte – ricorda Fantino - è un rapporto quasi empatico. Da Moravia a Rossellini fino ad arrivare a Pasolini, la tipica scenografia metropolitana che si snoda attraverso acquedotti romani e linee ferroviarie,  ha fatto da cornice a numerose opere letterarie e cinematografiche e rappresenta ancora oggi una fonte di ispirazione per decine di artisti e associazioni, che hanno deciso di stabilirsi qui, fra le vie di questo quartiere, dove le nuove frontiere dell'arte convivono e dialogano con l'opera degli artigiani storici".


LA RIQUALIFICAZIONE DEGLI SPAZI - L’apertura dello spazio espositivo de La Fondazione per l’Arte, che sarà inaugurato nella serata di giovedì 3, non rappresenta la classica cattedrale nel deserto. “ Solo qualche mese fa apriva, in Via Assisi, lo spazio espositivo di Visiva. Oggi, la nuova sfida parte dalla Fondazione per l'Arte, prevede l’apertura di un laboratorio, un centro di ricerca e produzione, per offrire la possibilità a giovanissimi artisti, in completa controtendenza rispetto al panorama cittadino, di sperimentarsi e farsi conoscere. Alla Fondazione e ai curatori dell'esposizione  Ah, si va a Oriente!, che rappresenta solo l'inizio di un lungo percorso artistico  - conclude Fantino -  va infine il merito di avere scelto  un quartiere come il Mandrione, ponendolo ancora di più al centro del mondo dell'arte cittadina e nazionale e contribuendo così alla crescita di tutto il territorio del VII Municipio".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Mandrione: la riqualificazione va a braccetto con l’arte

RomaToday è in caricamento