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Arco di Travertino Quadraro / Via di Porta Furba

Mandrione: partiti i lavori per demolire la casa costruita sull'acquedotto

Chiusa la salita del Mandrione per consentire la demolizione della casa abusiva

All'incrocio tra via di Porta Furba e la Salita del Mandrione c’è un manufatto che sta per essere demolito. L’edificio è un’abitazione di due piani che è stata costruita a ridosso dell’Acquedotto Claudio. Si tratta pertanto di un abuso edilizio che, per la conformazione del terreno su cui è stata realizzato, è anche pericoloso.  

“I cantieri sono partiti il 15 maggio – ha annunciato il presidente del municipio VII Francesco Laddaga – e consentiranno di risolvere un problema di abusivismo e di sicurezza stradale. E' un intervento che si è trascinato per anni e del cui avvio vorrei ringraziare l’assessora ai lavori pubblici Antonella Di Giacomo, che se ne è interessata collaborando con la Sovrintendenza capitolina ai beni culturali”. Per consentire la rimozione dell’immobile, la salita del Mandrione è stata interdetta al traffico ed anche al transito pedonale.

Un abuso insanabile

“Quel manufatto non era sanabile” fanno intanto sapere dalla Sovrintendenza capitolina “perché esiste una fascia di vincolo per gli acquedotti, che è di cinquanta metri per ciascun lato, entro i quali non si può costruire – ha spiegato Antonio Insalaco, funzionario della Sovrintendenza – Inoltre, con il recente ampliamento del parco dell’Appia Antica, anche quella zona ha finito per farne parte” cosa che ha comportato l’apposizione di un ulteriore vincolo. In sostanza le possibilità di condonare l’immobile, visto il sito in cui è stato costruito, erano praticamente inesistenti.

Un terreno a rischio crollo

Ma com’è stato accennato dal minisindaco del municipio VII, l’abbattimento del manufatto non è legato soltanto alla presenza dei vincoli archeologici. “Lì c’è anche un tema di sicurezza perché quell’edificio è stato realizzato in una posizione delicata, sopra via di Porta Furba, su un terreno potenzialmente a rischio di cedimento” è stato rilevato dal funzionario della Sovrintendenza. E la presenza di questo manufatto, con il suo peso, finirebbe per aggravare il rischio di smottamento per i tanti automobilisti che ogni giorno percorrono quella strada.

I tempi previsti

Per quanto riguarda i lavori, per ora gli operai impegnati sul cantiere hanno provveduto ad eliminare la vegetazione infestante. L’abitazione è stata lasciata dal suo inquilino e quindi, “salvo imprevisti”, entro un mese la demolizione dovrebbe essere completata, fanno sapere dalla soprintendenza, in costante conttatto con i funzionari dell'ufficio tecnico municipale.  Poi ci sarà da rimuovere anche la discarica di rifiuti che, proprio a ridosso di quell’edificio, si è formata. E sarà quella un’altra questione da affrontare per garantire il decoro e la sicurezza di quel tratto dell’Acquedotto Claudio.

Il manufatto abusivo-2

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