La voragine all'Alberone ora fa paura: "È vicina ad un palazzo, partite indagini strumentali"
Il Municipio ha chiesto l'intervento dell'Enea e dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Salvatore Vivace (Ass. LLpp): "Questa volta il collettore non c'entra"
Georadar ed ispezione geolelettriche. Dopo l’intervento degli speleologi per fronteggiare la nuova voragine di via in via Baccarini, sono iniziate le indagini strumentali.
Le cavità sotto il palazzo
“Ci sono delle fessurazioni che corrono sotto il marciapiede e l’adiacente palazzo. Sono state scoperte dagli speleologi di Roma Sotterranea quando sono intervenuti in occasione della seconda voragine” ha spiegato l’assessore municipale ai Lavori Pubblici Salvatore Vivace. “Ci erano state segnalate anche dagli inquilini dello stabile, chiaramente preoccupati. Pertanto abbiamo ritenuto necessario fare degli approfondimenti”.
Una voragine dopo l'altra
E’ la seconda voragine che si apre in via Alfredo Baccarini, nel giro di due mesi. Quando sembrava tutto pronto per rimuovere le transenne che da novembre impediscono di percorrere la strada, si è infatti verificato un nuovo cedimento del manto stradale. “Questa volta non è direttamente causata dalla rottura del collettore che è appena stato riparato” ha spiegato l’assessore Vivace.
"Roma Capitale non è attrezzata"
L’ennesimo fenomeno di dissesto idrogeologico,e la conseguente preoccupazione dei residenti, hanno spinto il Municipio a correre ai ripari. “Purtroppo il Dipartimento Simu di Roma Capitale non è attrezzato per svolgere delle indagini nel sottosuolo Per questo, in collaborazione con la Protezione Civile, abbiamo chiesto l’intervento di Enea e dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia”.
In attesa delle nuove indagini
Dalla giornata di venerdì 5 febbraio sono così partite le indagini strumentali sulla strada dell’’Alberone, il quartiere che più d’ogni altri, a Roma, è soggetto alla formazione di voragini. “Come Municipio siamo pronti ad intervenire per risolvere questo problema e per affiancare i residenti nelle iniziative necessarie per mettere in sicurezza lo stabile. Ma per farlo vogliamo sapere bene come affrontare queste cavità sotterranee” ha concluso l’assessore ai Lavori pubblici. Per farlo si attendono i riscontri delle nuove ispezioni, tutt’ora in corso. E’ pertanto impossibile, ad oggi, stabilire quali saranno i tempi di riapertura della strada.