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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Villa Lais, il municipio vuole riaprire la cappella per i matrimoni civili

La cappella è chiusa da tre anni e mezzo

Gli ultimi matrimoni civili che si sono svolti all’interno del parco di Villa Lais risalgono al 2018. Il “villino padronale”, che ospitava la cappella destinata alla celebrazione del rito, dal gennaio del 2019 è infatti chiuso al pubblico.

La quantificazione del danno

“Vogliamo riaprire l’intero edificio, ma per farlo abbiamo bisogno di sapere quale sia l’entità del danno che ha subito e che ne ha causato la chiusura, qualche anno fa – ha spiegato il presidente del municipio VII Francesco Laddaga – per questo, in accordo con la giunta e l’assessora ai lavori pubblici Antonella Di Giacomo, abbiamo disposto di stanziare i fondi per attivare un progetto preliminare. Servirà appunto per quantificare i costi degli interventi che metteremo in campo per riaprire il villino e la cappella”.

Criticità strutturali e umidità

Lo spazio in questione, in virtù di un’ordinanza sindacale risalente al 2002, è stato messo a disposizione della cittadinanza per celebrare i matrimoni civili. L’edificio però, che ospitava anche altri servizi come un centro per le famiglie, è stato chiuso per delle “criticità strutturali”. La sovrintendenza capitolina, nel marzo del 2019, ha effettuato un sopralluogo a margine del quale ha segnalato la necessità di provvedere ad “una più approfondita indagine, volta ad effettuare una valutazione della vulnerabilità sismica dell’edificio” con eventuale consolidamento. La sovrintendenza ha inoltre posto l’attenzione su problemi legati all’ “umidità di risalita capillare” che quindi necessita di un apposito intervento di de-umidificazione.

Un villino prezioso per i romani

Un paio di anni dopo la chiusura del villino, il consiglio del municipio vii si è espresso per chiedere, nel luglio del 2021, di “mettere in atto tutte le risorse necessarie al recupero ed alla riqualificazione del bene”, al fine di garantirne la riapertura. Un obiettivo di cui andrebbero a beneficiare tutte le coppie di romani intenzionati a sposarsi nella splendida cornice della storica villa dell’Appio Latino. Ma la riapertura dell’edificio produrrebbe dei vantaggi anche per chi abita nel territorio.

Le intenzioni del municipio

Nel “villino padronale”, oltre alla cappella e ad un centro per le famiglie, era presente anche una biblioteca. “Quello è un importante centro di aggregazione socio culturale per l’intero quadrante – ha riconosciuto il minisindaco – ed è per quello che abbiamo ritenuto necessario, sin dal nostro insediamento, procedere alla sua riqualificazione e riapertura. Per farlo però dobbiamo conoscere i costi degli interventi” cosa che sarà possibile sapere attraverso il progetto di fattibilità che il municipio ha deciso di avviare con la promessa, ha dichiarato Laddaga, di “trovare i fondi, nel bilancio del prossimo anno, per effettuare i lavori e riaprire il villino e la cappella al pubblico”.

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