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Appio Latino Garbatella / Via Cilicia

Via Cilicia e non solo, le autostrade urbane dell'Appio Latino tra morti e segnalazioni ignorate

Tanti problemi legati alla sicurezza stradale nel quadrante dell'Appio Latino. Annabella D'Elia (comitato Mura Latine): "Da anni segnaliamo le tante criticità ma non cambia mai nulla"

Segnalazioni, esposti, sopralluoghi. I residenti dell’Appio Latino non hanno lasciato nulla d’intentato, pur di garantire più sicurezza sulle proprie strade, con risultati deludenti.

Le autostrade dell'Appio Latino

“Noi abbiamo delle vie che di notte si trasformano. Di giorno sono molto trafficate, perché sono strade di attraversamento e quindi la loro velocità di percorrenza è ridotta. Di notte però diventano delle vere e proprie autostrade  e mi riferisco a via Cilicia ma non solo", ha premesso Annabella D’Elia, presidente del comitato Mura Latine. "Anche via Magna Grecia soffre dello stesso problema”.

Le proposte 

L’incidente che ha causato la morte delle sorelle Flores Chevez, offre l’occasione di tornare su una questione che gli abitanti del popoloso quadrante da tempo cercando di portare all’attenzione del comune. “Con Roma servizi per la mobilità abbiamo effettuato vari sopralluoghi nelle strade ad alta percorrenza e si era pensato di mettere degli impianti semaforici particolari, i T Red, che fanno scattare il rosso quando si supera una certa velocità. Avevamo chiesto anche l’installazione di autovelox e, nel caso di via Magna Grecia, la riduzione della carreggiata”.

Le aspettative disattese

Le proposte nel corso degli anni non sono mancate. "Ma non è stato fatto nulla", ha sottolineato la presidente del comitato di quartiere. “E pensare che via Cilicia, secondo Roma servizi per la mobilità, è la seconda strada più pericolosa della città”. Ma il problema della sicurezza si ripresenta in tutto il quadrante dell’Appio Latino. “Stiamo predisponendo un dossier con tutti gli incidenti avuti nel corso dell’ultimo anno, perchè abbiamo anche il problema degli attraversamenti resi insicuri dal posizionamento di cassonetti o da quello della auto in doppia fila. Ma anche sul quel fronte, continuano a  mancare controlli”.

Piazza Epiro come il far west

L’assenza di controlli  è un tema che viene lamentato anche in altri zone del quadrante. L’area di piazza Epiro “è una sorta di far west” ha commentato l’avvocato Simone Pacifici, esperto in sicurezza stradale. Nel febbraio 2021 aveva presentato anche un esposto, rivolto a comune, Ama e Polizia locale, per chiedere interventi nella zona del mercato. “Sono state ridipinte le strisce pedonali in alcuni punti, ma restano ancora irrisolti molti problemi. Come quello del posizionamento dei cassonetti, che impediscono la visuale. Inoltre – ha aggiunto l’avvocato – la zona di via Pannonia resta ancora insicura”. E’ lì che ha perso la vita Domenico Proto, nel febbraio del 2021

Doppie file e assenza di controlli

“Tutta l’area di piazza Epiro presenta dei problemi. Mancano degli spazi di stazionamento per i camion del mercato e gli stessi operatori, visto che lì intorno ci sono soltanto stalli blu, parcheggiano in doppia fila. IL risultato è che la carreggiata si restringe e  diventa complicato attraversare la strada”. Il rischio è che, nascosto dall’auto parcheggiata male, magari a ridosso di un incrocio, esca un pedone che diventa difficile vedere all’ultimo momento. Anche perché “alcune strisce sono cancellate” ha aggiunto l’avvocato “e poi qui non si vede mai un vigile”. Insomma, anche a prescindere da via Cilicia, la sicurezza stradale continua a rappresentare un problema per uno dei quadranti più popolosi della città. Ma nonostante gli esposti, le segnalazioni ed i sopralluoghi, non si percepiscono reali miglioramenti.
 

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