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Appio Latino Appio Latino / Via Appia Nuova

Tagliato il simbolo del quartiere: lo storico “Alberone” fu però salutato trent’anni fa

Il crollo del leccio dell'Alberone, ha riportato alla memoria l'antica quercia che, nel 1986, venne espiantata. Tra lacrime e messaggini di commiato dei residenti, che ricordano come l'Alberone sia "un pezzo della nostra identità"

Da oltre trecento anni la storia del quadrante compreso tra via Appia Nuova, via Latina e via Tuscolana, si intreccia con quella di un’enorme quercia. Il legame è tale che lo stesso quartiere che la ospita ne ha preso il nome. E sapere che da oggi quell’albero non c’è più, rappresenta per molti residenti, un vero tuffo al cuore.

IL PRIMO ADDIO - Ma il leccio che questa notte è stato spezzato dal vento, e che ora è stato rimosso, non è quello che ha dato il nome al quartiere. Nonostante l’imponenza della sua chioma, e l’elegante piazzetta realizzata dalla prima giunta Fantino,non bisogna farsi trarre in inganno. Quel leccio è stato piantato lì soltanto nel 1986. “Io ricordo il giorno in cui era stata rimossa la vecchia quercia – ci racconta Roberto Federici memoria storica del IX municipio – i residenti vi apposero molti foglietti con messaggi di commiato”.

L'IDENTITA' DEL QUARTIERE - La circostanza ci è stata segnalata anche dal Presidente del CdQ “Il giorno in cui fu tagliata la vecchia quercia, gli abitanti del quartiere si diedero appuntamento lì davanti e fu molto commovente – ci spiega la signora Velardi – noi siamo molto legati a questo albero. E’ parte stessa dell’identità del quartiere e siamo molto dispiaciuti che non ci sia più. Ci chiediamo anche se sia stata fatta la giusta manutenzione a questa pianta, che era piuttosto giovane. Comunque, se entro un mese o due non sarà sostituita, attiveremo una sottoscrizione e ci penseremo noi”.

LO STORICO ALBERONE - Il leccio che questa notte è stato schiantato dal vento, non era in effetti troppo giovane. “Credo che avesse cento o centoventi anni quando è stato piantata- ci spiega Roberto Federici –  e venne donato da un vivaio. Certo, la quercia che c’era prima era ultracentenaria. Doveva avere circa trecento anni ed infatti, fu abbattuta perché era praticamente morta. All’interno era tutta cariata, tant’è vero che per metterla in sicurezza le furono potati i rami. Venne anche realizzato  un muretto di mattoni, per sostenerla”. Alla fine però, si dovette procedere all’espianto. Ed i residenti dell'Alberone dovettero dire addio alla loro amatissima quercia. Tra messaggini di saluto e qualche lacrima a rigare il volto, se ne andava un pezzo di storia del quartiere.

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