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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Caffarella: le feste lasciano in dote “più monnezza e meno bellezza”

La campagna "meno monnezza e più bellezza", alla Caffarella non è stata un pieno successo. De Stefani: "Ho scritto che ne ero delusa, ma in realtà è andata meglio che negli anni scorsi"

Più monnezza e meno bellezza. La campagna organizzata dall’Ente Parco e lanciata dal Commissario Mario Tozzi, insieme all’Assessore Marino ed al Minisindaco Andrea Catarci, non è partita benissimo. Colpa di abitudini sedimentate e di scarso senso civico, che sembrano aver trasformato lo slogan dall'efficace "meno monnezza e più bellezza" al suo opposto. Tuttavia dei segnali di cambiamento, rispetto al passato, si sono registrati.

LA CAMPAGNA - Grazie alla collaborazione di AMA, sono stati dislocati dei cassonetti per l’indifferenziata in tutti gli accessi al parco dell’Appia Antica. Inoltre, sempre nei vari punti d’ingresso, sono state distribuite le buste dove riporre i propri rifiuti. Si è puntato molto sulla partecipazione dei cittadini. Ed infatti a coloro che hanno mandato la propria foto nell’atto di conferire i rifiuti negli appositi cassonetti, l’Ente ha deciso di regalare una maglietta in cotone bio – ecosolidale con il logo della campagna stessa.

LA CAFFARELLA DOPO LE FESTE - Nonostante le buone premesse, il parco della Caffarella alla fine del lunedì di Pasquetta, non era esattamente lo specchio fedele dello slogan “meno monnezza e più bellezza”. Cestini ricolmi e quantità spropositate di sacchetti di plastica, anche quest’anno non sono mancati. “Su facebook ho commentato le foto dei tanti rifiuti abbandonati nel parco scrivendo 'che delusione' – ci confida Rossana De Stefani, Presidente del Comitato per il Parco della Caffarella – il primo tentativo di quest’iniziativa è sembrato infatti tradursi nello slogan più monnezza e meno bellezza. Tuttavia, anche se non è andata bene, non si può neppure dire sia andata malissimo”.

SEGNALI POSITIVI - Delle novità rispetto al passato ci sono state. “Gli anni scorsi eravamo costretti a girare con il megafono per ricordare a tutti, di non fare fuochi a terra e di gettare i rifiuti negli appositi cassonetti, fuori dal parco – ricorda De Stefani – ma la nostra era una preghiera e non tutti ci davano ascolto. Da quest’anno invece, c’è un regolamento ben preciso, e ci sono indicazioni chiare. Le aree per i barbecue ad esempio sono segnalate” ci spiega la Presidente del Comitato.

SUGGERIMENTI - “Il punto è che la maggior parte delle persone che vengono alla Caffarella sono civili. Purtroppo c’è una minoranza che non lo è e che, al contrario, è molto incivile. Negli anni – conclude la signora De Stefani – abbiamo capito una cosa e l’abbiamo anche fatta presente:  più cassonetti metti nel parco, più si riempiono e più c’è immondizia in giro. Per noi l’ideale è avere dei cestini molto piccoli, dove poter buttare il minimo indispensabile. I cassonetti vanno disposti appena fuori dai cancelli. Magari anche raddoppiandone la quantità. Ma dentro il parco è meglio di no, altrimenti gli animali come le cornacchie, durante la notte, rompono le buste e spargono i rifiuti nel parco”. Consigli dettati dall'esperienza di chi il parco lo vive e lo difende da moltissimi anni. Per le prossime festività, potrebbe quindi essere utile tornare a riflettervi. Perchè meno rifiuti girano, e più il parco risulta apprezzabile. Dopotutto, "meno monnezza è più bellezza".

Caffarella: i rifiuti dopo Pasquetta

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