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Ampliamento Caffarella, sgomberi fermi. Ultimatum dei cittadini alla Sindaca: "Pronta la denuncia"

I terreni già espropriati non vengono liberati e quelli sgomberati non sono resi fruibili: monta la protesta

Trenta giorni di tempo, poi partono le denunce penali. Non vogliono più aspettari i cittadini che hanno a cuore l’ampliamento della Caffarella.

L'ampliamento della Caffarella

Nel 2005 il Comune ha espropriato 14 ettari di terreno, quasi tutti con accesso su via Appia Antica. Li ha però lasciati in detenzione ai vecchi proprietari. Sono di Roma Capitale ma non sono accessibili agli abitanti dell’Urbe. Un paradosso che si consuma da sedici anni, tra le proteste di quanti vorrebbero spingere il Campidoglio a superare questa condizione.

Il pressing dei cittadini

Nel 2016 è stato istituito, in Comune, un tavolo interdipartimentale che ha passato in rassegna le diverse situazioni che riguardano questi 14 ettari. Nel corso degli ultimi anni il pressing dei cittadini è stato costante e si è tradotto interrogazioni d’iniziativa popolare, mail bombing e raccolte firme. Il risultato è che l’amministrazione ha provveduto a far effettuare due sgomberi. “Due sui sei complessivamente previsti - hanno fatto notare dal Comitato per il parco della Caffarella - ma anche queste aree liberate, per un totale di 1,5 ettari, risultano ancora inaccessibili”.

Il primo sgombero

Nell’autunno del 2019, l’arrivo della polizia locale e lo sgombero dei locali antistanti l’ex Cartiera Latina, utilizzati da un concessionario d’auto, aveva lasciato ben sperare. Ai cittadini attenti al destino della Caffarella era sembrato il primo passo in vista del sospirato ampliamento. Ad alimentare le aspettative, aveva finito per contribuire anche un commento dell’assessora al patrimonio Valentina Vivarelli. Nell’annunciare “lo stanziamento di fondi per l’acquisizione delle particelle che andranno a completare il parco” aveva parlato di “un giorno  storico per la Caffarella” .  Allo sgombero del concessionario, ne è seguito un altro, avvenuto un anno e mezzo dopo.

Gli annunci del Campidoglio

Nel marzo del 2021 è stato infatti recuperata l’area che si sviluppa intorno all’antico sepolcro di Geta, il figlio dell'imperatore Settimio Severo. Si tratta di una superficie di circa 5500 metri quadrati che vanno ad aggiungersi agli oltre 7000 recuperati del 2019. Ancora una volta la solita dichiarazione sul “momento storico per la Caffarella” questa volta annunciata dall’assessora all’Ambiente Laura Fiorini.

L'ultimatum dei cittadini: poi parte la denuncia

Il risultato di tutti questi storici momenti è però che, i cittadini, si sono stancati. Al punto da spingere il Comitato per la Caffarella a scrivere una diffida alla Sindaca. Ma sono chiamati in causa, “per quanto di loro competenza” anche i Dipartimenti ed i Municipi VII e VIII. L’iniziativa è chiara. “Se entro 30 giorni non si completeranno gli sgomberi e non si potrà accedere alle aree espropriate verrà inviata una denuncia alla Magistratura penale per omissione di atti d’Ufficio e alla Corte dei Conti per il danno erariale subito dai contribuenti”. Suona come un ultimatum. 

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