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Marciapiedi dissestati ed ascensore fermo: a Furio Camillo monta la protesta

Organizzato un flashmob per ricordare lo stato in cui versano i marciapiedi e per la mancata riapertura dell'ascensore di Furio Camillo. Sette mesi prima fu teatro della tragica scomparsa del piccolo Marco. Da allora non è più stato messo in funzione

Le tante segnalazioni sullo stato in cui versano i marciapiedi di viale Furio Camillo non sono servite. Le condizioni del mattonato rimangono invariate e continuano a rappresentare un problema per la deambulazione, visto che in molti punti risulta gravemente sconnesso.

Alle cattive condizioni del marciapiede si associa la mancata riattivazione dell'ascensore della metropolitana. Dal 9 luglio del 2015 ha smesso di funzionare. Quella data segna la scomparsa del piccolo Marco, vissuta dal quartiere con grande partecipazione. "Dopo la morte del piccolo di quattro anni – scrive Roberto Fiacco, portavoce del Movimento Catilinario – l'ascensore è rimasto chiuso per sette mesi". Per questo e per protestare sullo stato in cui versano i marciapiedi, nella mattinata di martedì 9 febbraio è stato organizzato un flash-mob.

"Presto presenterò un esposto alla Procura della Repubblica" annuncia Fiacco a margine dell'incontro. I banchetti e le firme raccolte per chiedere la sistemazione dei marciapiedi non hanno sortito gli effetti sperati. La questione è però complessa. "Nel Municipio VII abbiamo tutti gli appalti bloccati ed è rimasta soltanto una ditta ad occuparsi della manutenzione stradale. Ovviamente – spiega la Consigliera di FdI Flavia Cerquoni – non ce la fa a coprire tutti gli interventi. Lì la situazione è gravosa, perchè tutto il selciato è basculante e non c'è soltanto una mattonella da sostituire".

Sulla questione dell'ascensore è stato presentata un'interrogazione dal Consigliere della Città Metropolitana Marco Silvestroni (Fdi) intervenuto in mattinata al flash-mob di Furio Camillo. "Il mancato funzionamento dell'ascensore, è una barriera architettonica per le persone disabili che vogliono accedere alla metro. Dunque è inaccettabile" sottolinea Cerquoni. Più in generale, la consigliera municipale spiega che "L'iniziativa odierna si inserisce in un contesto più ampio. Siamo dell'idea che bisogna migliorare la sicurezza dei cittadini, offrendo al contempo servizi migliori. In tale senso possiamo dire che quella di oggi è solo l'inizio di una lunga campagna che porteremo in giro per la città".
 

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