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Centro Happio: Comune e Municipio puntano l'indice sulle autorizzazioni rilasciate

Le operazioni di carico e scarico merci del Centro Commerciale Happio, finiscono sotto osservazione. Tra interrogazioni in Campidoglio e risoluzioni in Municipio, si chiede di fare chiarezza sulle autorizzazioni rilasciate

Sono passati più di novanta giorni dall'inaugurazione del Centro Commerciale Happio. Da oltre tre mesi migliaia di clienti ne frequentano i negozi, ormai perfettamente a regime. Durante questo periodo di tempo però, alcune criticità non sono state risolte. E sono dunque divenute oggetto d'attenzione di alcuni consiglieri municipali e capitolini.

LE DOMANDE PER MARINO - Riccardo Magi, Consigliere Radicale eletto nella Lista Marino, ha recentemente presentato un'interrogazione in Campidoglio.  Con quell'atto, ha chiesto al Sindaco " Quale iter amministrativo è stato condotto per l’inaugurazione del Centro commerciale" e  "Quali azioni sanzionatorie e/o risarcitorie si intende porre in essere al fine di ripristinare la legalità, la viabilità, il decoro e la pubblica utilità dell'opera" .L'interrogazione è stata seguita a stretto giro da una risoluzione firmata in Municipio da Davide Tutino, anch'egli un radicale eletto nella Lista Marino.
 
CARICO E SCARICO MERCI - Entrambe i consiglieri, dopo aver ripercorso l'iter che ha portato all'apertura di Happio, hanno concentrato la loro attenzione su un punto: le operazioni di carico e scarico delle merci. Riccardo Magi, rivolgendosi al Sindaco, ha fatto  notare che "non risultano presenti, presso il 7° gruppo di Polizia Locale, accessi carrabili autorizzati per l’ingresso al Centro commerciale Happio utilizzabili da autovetture ed autocarri, né in via Appia Nuova né in via Cesare Baronio". Ne consegue che, stando all'interrogazione presentata, "sin dal giorno dell'inaugurazione del Centro, le operazioni di carico e scarico delle merci si svolgono irregolarmente in strada o sui marciapiedi, con grave pregiudizio per la viabilità, l'integrità delle carreggiate, il decoro urbano, la sicurezza delle persone".

IL RUOLO DEL PUBBLICO - Sul fronte Municipale, il Consigliere Tutino ha trasformato l'interrogazione del collega Magi, in una risoluzione di pari contenuto. Vi viene ripercorso l'iter attraverso il quale si è arrivati dall'Accordo di programma del 1997 all'attuale Centro Commerciale. "Negli anni 90’, il progetto dell’ex deposito Stefer subì, nelle tante revisioni, modifiche a svantaggio dei cittadini, che vedevano diminuire sempre di più le aree per i servizi pubblici – si legge nel testo della risoluzione - infatti i 400 metri quadri iniziali che dovevano essere spazi dedicati ai giovani, con ludoteche, palestre, mediateche e altro, venivano sempre più limati, per favorire attività commerciali e parcheggi". Su questo aspetto, di recente, il Comitato di Quartiere Alberone ha avanzato una precisa richiesta al Sindaco Marino, che ha risposto attraverso un video. Tornando alla risoluzione, il Consigliere Tutino, nel ricordare "le critiche fortissime che il Municipio ha riservato al progetto" chiede l'impegno della Presidente Fantino d'intercedere presso il sindaco per "porre in essere gli opportuni provvedimenti per ripristinare la legalità, la viabilità, il decoro e la pubblica utilità dell'opera".

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