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Venerdì, 19 Aprile 2024
Appio Latino Appio Latino / Via Luigi Tosti

Appio Latino: trovata l’ara di Valeria Laeta, un’adolescente del II secolo d.c.

Trovati anche frammenti di un antico sarcofago

Valeria Laeta aveva 13 anni e 7 mesi quando è deceduta. La sua storia è ricostruita su una lapide di marmo rinvenuta nel quartiere dell’Appio Latino.

Cos'è stato trovato

“Nel corso di indagini archeologiche in via Luigi Tosti è tornato alla luce un colombario di piccole dimensioni, probabilmente ipogeo – ha reso noto la Soprintendenza speciale di Roma - Oltre all’ara funeraria dedicata alla giovanissima Valeria, è stato ritrovato un sarcofago in marmo bianco con una decorazione a bassorilievo raffigurante una scena di caccia. L’edificio è apparso fortemente danneggiato forse dagli interventi di urbanizzazione degli anni ’30 del Novecento”.

Il nuovo rinvenimento 

L’edificio in questione faceva parte di una necropoli dell’antica via Latina, di cui fanno parte urne cinerarie murate nelle pareti, sepolture ad inumazione ed una serie di frammenti marmorei. L’ara della giovane Valeria, su cui campeggia la scritta “Valeria P F Laeta vixit anni XIII m VII” è stato rinvenuto a due metri di profondità, nel corso di alcuni scavi propedeutici alla bonifica idrica che Acea ato2 deve effettuare sulla strada. Lo scavo è stato curato dalla Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, con la direzione scientifica di Angelina De Laurenzi e condotto da Archeo di Fabio Turchetta.

La scena di caccia sul sarcofago

Oltre all’ara, come accennato, rinvenuti anche dei frammenti del sarcofago a vasca, in marmo bianca. Sulla decorazione in bassorilievo si vede una scena di caccia, con un leone sovrastato a sinistra dal cavallo di un cacciatore, di cui restano solo le zampe anteriori, e da un cane. L’ipogeo era realizzato nel banco di tufo era caratterizzato da murature in opera cementizia ricoperta da un paramento in laterizio. Le pareti invece erano rivestite di intonaco dipinto di giallo e rosso.

Gli scavi in via Tosti

Lo scorso gennaio, sempre in via Tosti, un altro scavo propedeutico all'avvio di un cantiere dell'Acea Ato2, aveva portato alla luce tre edifici sepolcrali appartenenti a uno stesso complesso funerario. Nell'occasione la Soprintentendente speciale di Roma aveva dichiarato che la scoperta aveva gettava “nuova luce su un contesto importantissimo, quella via Latina che da Porta Capena arrivava fino a Capua e il cui tracciato è oggi ancora visibile nei Parchi degli Acquedotti e delle Tombe di via Latina”.

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