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Stop al circo con animali nel XV Municipio, l’Ente Nazionale Circhi: “La normativa non lo permette”

Dopo l’approvazione in consiglio della risoluzione con la quale si vietano spettacoli che prevedano l’utilizzo di animali, l’Ente Circhi replica a Max Petrassi

Antonio Buccioni, presidente dell’Ente Nazionale Circhi, si schiera contro la risoluzione votata nei giorni scorsi dal XV Municipio che ha vietato sul territorio gli spettacoli che prevedono l’utilizzo di animali. Una proposta, presentata dal consigliere di Italia viva Max Petrassi e votata all’unanimità dell’assise, contestata dai circensi.

Circhi con animali, un problema che non esiste

Buccioni afferma che “il consigliere Max Petrassi è ovviamente libero di spendere il proprio tempo di rappresentante dei cittadini come meglio crede” ma “Roma, l’Italia, il mondo intero, in questo momento avrebbero bisogno di uomini e donne impegnate in politica per fornire supporto a chi lavora, non per ostacolarle, e per rispondere ai grandi problemi reali, non a quelli che non esistono e che vengono cavalcati per ritagliarsi una piccola visibilità sulla stampa”.

Circhi con animali, le amministrazioni non li possono vietare

“La mozione del consigliere – sottolinea Buccioni - non ha il potere di provocare alcuno “stop ai circhi con animali” semplicemente perché la normativa vigente in Italia, oltre alla giurisprudenza consolidata dagli anni 90 ad oggi, non consente alle amministrazioni locali di vietare l’attività dei circhi con animali”.

Tigri Circo Lidia Togni-3

Nessun effetto negativo sui bambini

Nella risoluzione presentata da Petrassi si sottolineava come, secondo uno studio psicologico, esistesse una correlazione tra “alcuni comportamenti errati dei bambini” ed una “educazione che non cerca l’equilibrio tra uomo e natura”. “Siamo curiosi di leggere lo “studio psicologico” di cui parla il consigliere – replica Buccioni - è assolutamente ridicolo individuare una relazione di causa-effetto fra il circo e i “comportamenti errati dei bambini”. Per quanto riguarda le condizioni di cattività nelle quali vivono gli animali nei circhi, chi ha effettuato studi “sul campo” è di tutt’altro parere rispetto alla favolistica che si è soliti diffondere con informazioni un tanto al chilo. Stia sereno comunque il consigliere, gli italiani amano il circo e lo frequentano e questo conta, non i “rapporti”, peraltro datati, tanto meno quelli che pretenderebbero di sapere quante persone nel mondo seguano il circo”.

Circo con animali, la questione dei finanziamenti

Petrassi aveva anche evidenziato come, secondo lui, i circhi sopravvivessero soprattutto grazie i finanziamenti statali. “Nel 2019 – sottolinea Buccioni - il contributo stanziato, che non significa automaticamente effettivamente attribuito ai circhi, è stato di circa un milione e mezzo di euro per tutti i circhi italiani”. Un dato che proverebbe, secondo Buccioni, che i circhi non vivono “grazie a questa somma” bensì al “pubblico pagante”. 

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