A Roma nord i pendolari brancolano nel buio
A stazione La Celsa luci spente, studenti e lavoratori costretti ad attendere il treno nell'oscurità: "E' diventato pericoloso"
Ci sono solo i lampioni del Viadotto Giubileo del 2000 che illuminano i binari in lontananza, mentre le banchine e i tornelli della stazione sono completamente al buio. Succede a La Celsa, fermata della Ferrovia Roma Nord che quotidianamente accoglie centinaia di pendolari, lavoratori e studenti che nelle ore di punta, mattina e sera, si ritrovano nell’oscurità più totale. Bisogna attendere che il sole sorga o arrivare prima che tramonti per avere una buona visuale. “Una situazione pericolosa” - denuncia chi tutti i giorni sale o scende li dal treno.
E’ buio a stazione La Celsa
La segnalazione è già stata presa in carico dal Municipio XV, territorio in cui ricade la stazione. “Grazie della segnalazione. A seguito della cambio di competenza dovremmo verificare se la competenza è Astral, Anas oppure Acea per conto del Dipartimento SIMU. Lo chiariamo subito” - rassicura il minisindaco del Quindicesimo, Daniele Torquati.
Stazione La Celsa: buio, baracche e furti
Una stazione, quella de La Celsa, dove da sempre sono numerose le criticità. E’ buio a intermittenza nel parcheggio di scambio, spesso teatro di razzie e furti ai danni delle auto dei pendolari. Una sorta di “buco nero”, tanto pericoloso da costringere parte degli utenti a parcheggiare sopra, lungo la Flaminia, a rischio multa. Che dire poi di quelle baracche che ciclicamente spuntano accanto ai posti di sosta, appena sotto la stazione: veri e propri villaggi della disperazione, tuguri costruiti su fango e melma a pochi metri dagli argini del Tevere, cataste di rifiuti e roghi tossici. A rendere La Celsa “terra di nessuno” anche lo sversamento illecito di ingombranti e sacchetti di immondizia di ogni genere che migrano probabilmente dai territori del municipio o dei vicini comuni a nord di Roma dove vige la raccolta porta a porta.
I pendolari restano al buio
E’ il buio a spianare la strada ad illegalità, furti e comportamenti incivili. Oscurità che da qualche tempo domina anche le banchine, con buona pace di lavoratori e studenti costretti ad attendere il treno nelle tenebre.