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Prima Porta Labaro / Via Baccano

Operazione "scuole calde", disagi in Municipio XV: "Inammissibile scaricabarile su dirigenti"

Aule gelate da La Storta a Labaro, il Pd attacca: "Negligenza e inadeguatezza hanno causato disagi a alunni e famiglie"

Dal Fleming a Prima Porta ma anche La Storta e Labaro: rientro da brivido ieri per alcuni alunni del Municipio XV che, a dispetto dell'operazione "scuole calde", hanno trovato aule gelide e caldaie in tilt. Così tra bambini tornati a casa o costretti a passare la giornata indossando il piumino le segnalazioni sui disagi subiti si sono moltiplicate: inviperiti i genitori della via Fosso del Fontaniletto così come quelli della Parco di Veio, della Nitti o della Karol Wojtyla di Prima Porta senza dimenticare i nidi di via Baccano e la Farfalla. 

Eppure via Flaminia 872 aveva recepito l'invito del Campidoglio e, parola dell'Assessore alla Scuola del Quindicesimo Pasquale Russo, "ha chiesto a tutti i dirigenti scolastici di sincerarsi che si fosse ottemperato all’Ordinanza della Sindaca, ossia che gli impianti di riscaldamento nelle scuole fossero attivati 24 ore prima della ripresa delle attività didattiche". Più che un'Ordinanza, a dire il vero, una disposizione che però si è scontrata con guasti e tubature gelate aprendo la strada alle aspre critiche dell'opposizione.

"L'amministrazione capitolina aveva comunicato la regolare apertura delle scuole garantendo anche maggiore riscaldamento visto il clima particolarmente rigido. Ci chiediamo come sia possibile e tollerabile un atteggiamento così superficiale da parte di una amministrazione che lancia solo spot senza nemmeno verificare la situazione" - ha commentato il capogruppo Pd in Municipio XV, Daniele Torquati.

"Questa negligenza ha comportato notevoli disagi per molte famiglie e oltretutto l'amministrazione municipale come al solito si è rivelata totalmente inesistente dimostrando ancora una volta di essere inadeguata. Al grande affanno mediatico per promuovere il piano 'scuole calde' - ha incalzato il Dem - ha corrisposto il solito immobilismo nel momento in cui è emersa la reale natura di questa operazione: l'ennesimo spot inconsistente". 

Poi l'attacco al delegato alle Politiche Scolastiche del Municipio XV: "Avevamo intenzione di prendere le segnalazioni dei disservizi dando un contributo in silenzio, ma dopo la presa in giro dell'assessore alla scuola del XV Municipio, riteniamo si sia superato il limite della decenza e della correttezza: dopo le vicende dei controlli legati al terremoto, ha dimostrato un'ulteriore volta la sua totale incompetenza e mancanza di assunzione di responsabilità, scaricando tutto sui dirigenti scolastici e parlando di un'ordinanza che non esiste".

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