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L’impianto di riscaldamento è rotto da tempo: bambini del nido al freddo

Le pompe di calore installate dal municipio non bastano a contrastare le temperature gelide di questo periodo: il nuovo impianto previsto solo l’estate prossima

Fuori le temperature gelide, dentro un impianto di riscaldamento rotto da tempo e sostituito “temporaneamente” da alcuni condizionatori installati l’estate scorsa in via emergenziale dal municipio. Ma le pompe di calore pur facendo il loro lavoro nelle aule non riescono a tenere al giusto tepore anche gli altri ambienti dell’asilo nido, così i corridoi come lo spogliatoio dedicato alle educatrici restano al gelo trascinando ad una condizione termica inferiore l’intera struttura. Sono sul piede di guerra i genitori che portano i loro figli al nido di via Bellagio, a Labaro. 

Il nido di Labaro al freddo

“Sono preoccupata perchè la situazione sembra difficilmente risolvibile a breve visto che c’è da riparare la caldaia e un impianto di riscaldamento rotto da anni” - scrive sui social Lucia, una delle mamme. “Il riscaldamento, se così si può dire, è affidato a dei condizionatori che anche loro sono malfunzionante e anche qualora  funzionano fanno estrema fatica a riscaldare gli ambienti dove i nostri bambini passano la maggior parte della giornata. La preoccupazione - continua la mamma - si tramuta in rabbia quando si scopre  che la situazione è questa da anni e l’unica giustificazione data è che la struttura è vecchia e per riparare il malfunzionamento riscontrato da novembre  bisogna aspettare la gara d’appalto. Con l’inverno rigido che incombe ci affidiamo alla infinita burocrazia italiana e, peggio mi sento, romana. Come se non fosse già troppo - dice la donna - ci si affida a delle stufette (fuori norma ) per riscaldare alcuni ambienti”. 

Condizionatori per sopperire all'impianto di riscaldamento rotto

Una situazione che va avanti da tempo. Il Municipio XV ha già reclamato l’intervento al Dipartimento SIMU. “Il problema c’è e nessuno lo nega ma se non avessimo messo i condizionatori avremmo dovuto chiudere il nido” - dice a RomaToday l’assessora municipale alla scuola, Tatiana Marchisio. Si perché il problema al nido Bellagio è strutturale. “Non si tratta di un semplice guasto alla caldaia, ma occorre un intervento sull’intero impianto tant’è che questa estate per ovviare alla mancanza strutturale abbiamo installato dei condizionatori in più in modo da rendere le aule calde”. Tuttavia restano freddi i corridoi, lo spogliatoio delle maestre, soprattutto in queste giornate di freddo rigido ed in particolar modo dopo il week end quando tutto resta spento per due giorni.

“La scorsa settimana sono stata proprio li in sopralluogo, il SIMU - assicura Marchisio - interverrà con una nuova caldaia questa estate, l’intervento è già messo a bilancio”. Dunque bisognerà ancora attendere. E se l’inverno dovesse rivelarsi lungo e rigido, con il freddo insopportabile, i bambini da 0 a 3 anni del nido di Labaro potrebbero essere ospitati altrove. Come già accaduto l'anno scorso

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