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Coronavirus, Valle Muricana anticipa Pasqua: colombe solidali per medici e infermieri

Attraverso l'acquisto delle colombe solidali versato un contributo di 600 euro ai volontari della Croce Rossa Comitato 15 Municipio per mascherine e igienizzanti: i dolci al personale del Sant'Andrea

Non solo la sanificazione di strade e marciapiedi davanti ad alimentari e farmacie del quartiere rimasti aperti o nei pressi delle fermate bus, i volontari di Cives Valle Muricana fanno rete con le altre realtà associative del territorio per contribuire al superamento dell’emergenza Coronavirus

Coronavirus, le colombe solidali di Croce Rossa

Così nell’estrema periferia del Municipio XV la Pasqua arriva in anticipo. Sì perché Cives Valle Muricana, attraverso la grande solidarietà dei residenti della zona, ha acquistato 50 colombe solidali destinando i fondi raccolti alla Croce Rossa del Quindicesimo. 

Di 600 euro il contributo versato affinchè il personale della Croce Rossa – Comitato Municipio 15 possano svolgere la loro grande funzione di ausilio con maggior sicurezza. 

Coronavirus, Valle Muricana solidale

“All’inizio dell’emergenza epidemiologica ci siamo messi a disposizione di persone fragili: anziani ed immunodepressi che avessero avuto difficoltà ad andare a fare la spesa. Nei vari contatti che abbiamo stabilito con le istituzioni e la rete di assistenza, ci siamo imbattuti nell’appello della Croce Rossa del Municipio XV che era sottodotata di mascherine e gel igienizzanti. Abbiamo quindi pensato che fosse un dovere morale dare una mano a chi per primo, aiutando gli altri, lavora in prima linea contro il Coronavirus” – hanno detto a RomaToday Alessandro Malici, presidente di Cives Valle Muricana, e Daniel Paolini della stessa associazione. 

Coronavirus, colombe di Pasqua per medici e infermieri

Non solo il versamento per contribuire al materiale della Croce Rossa. Le colombe solidali acquistate saranno donate a medici, infermieri e personale sanitario dell’ospedale Sant’Andrea “che stanno lavorando sotto grande pressione, con un’enorme responsabilità sulle spalle”. 

Poi l’appello ai cittadini: “Invitiamo tutti a restare a casa, ognuno può contribuire come può per uscire da questa situazione a beneficio di tutti: della collettività e dei propri cari”.
 

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