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Cimitero Flaminio, tombe depredate: "Ora si portano via anche le lapidi"

Dopo i furti di croci, lampade e portafiori l'amara sorpresa per un visitatore che ha trovato la tomba dei genitori senza lastra in marmo: "Gesto vile"

La manutenzione del verde che lascia a desiderare con rami che cascano nei viali dopo ogni acquazzone e rovi a sovrastare le tombe su prato: parenti costretti a una vera e propria caccia al tesoro tra erbacce e sterpaglie per poter far visita ai propri cari.

Che dire poi di servizi igienici praticamente inavvicinabili, del senso di insicurezza che pervade i visitatori ben consci di un'area - 140 ettari e 37 km di strade percorribili - non tropo sorvegliata dove, dopo il momento di raccoglimento, non è nemmeno raro ritrovare l'automobile violata. 

Ancora più consueti sono poi i furti di oggetti da loculi e tombe: portacandele, croci, vasi e qualsiasi oggetto da cui - principalmente i predoni di metalli - pensano di poter ricavare guadagno. 

Situazioni ormai purtroppo note quelle del Cimitero Flaminio che però non smette di stupire, ovviamente in negativo. L'ultima amara sorpresa l'8 novembre scorso quando uno dei visitatori, appena arrivato davanti alla tomba dei propri genitori, ha notato che la lapide in marmo era stata portata via insieme alla lampada e al portafiori.  L'accaduto nel blocco 72D: "Una zona del cimitero Flaminio dove ci sono sepolte molte persone decedute negli anni 70 e nella quale non ci sono troppi visitatori. Credo che questo possa aver reso ancora più facile il compito di coloro che hanno compiuto questo vile gesto" - ha detto il nostro lettore denunciando quanto subito.

"Mi auguro che tali fatti possano non accadere più: è in un gesto vile e meschino da parte di chi non pensa, forse, che esista una giustizia divina". 
 

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