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Camping River, tra tre mesi la chiusura: il municipio esulta per l'inserimento nel piano rom

Proroga di tre mesi per il campo rom di via Tenuta Piccirilli: patto di solidarietà e verifiche patrimoniali per attuare processo di inclusione. L'assessora Chiovelli: "Da Municipio XV prova di capacità istituzionale"

Tra i primi campi da superare con l'attuazione del Piano rom voluto dal Campidoglio, insieme a La Barbuta e La Monachina, ci sarà anche il Camping River di via Tenuta Piccirilli. 

La baraccopoli istituzionale di Prima Porta avrebbe dovuto chiudere il 30 giugno, data di scadenza del servizio di gestione ma, con un bando per la ricerca di un'area attrezzata alternativa concluso senza alcun vincitore, Roma Capitale ha optato per una proroga. L'ennesima nei confronti della cooperativa Isola Verde onlus: paradossalmente unica a rispondere al bando di gara ma esclusa per la "non idoneità" dell'offerta progettuale. 

Il Camping River nel Piano rom

Così, con i tempi ristretti e 400 persone del River a rischiare di finire in strada, è arrivato il compromesso: un progetto, della durata di tre mesi a decorrere dal 1 luglio 2017, in collaborazione proprio con l’attuale gestore, per l’accompagnamento degli ospiti tramite l’applicazione delle misure di inclusione previste dal piano. Misure che andranno di pari passo con le verifiche reddituali e patrimoniali in collaborazione con la Guardia di Finanza, con l’obiettivo di modulare con precisione l’entità degli interventi, vagliando quali destinatari siano in reale stato di bisogno.

Dunque il Camping River da subito nel Piano rom con quell'emergenza "divenuta opportunità", proprio come auspicato dal Municipio XV nel pieno della bufera di Tenuta Piccirilli. 

Il superamento dei campi rom "è atto di civiltà"

"Il superamento dei campi rom è un processo inevitabile che questa amministrazione ha responsabilmente preso in carico. Chiudere i campi è un atto di civiltà e va fatto seguendo le procedure indicate dalla Comunità Europea" - ha scritto l'assessora al Sociale del Municipio XV, Paola Chiovelli, non risparmiando critiche a quelle forze politiche accusate di aver soffiato sul fuoco in questi mesi di incertezza.

"Tutto quanto scritto e sentito o solo apparentemente tentato, ci avrebbe esposto a procedure di infrazione in base alla direttiva antidiscriminazione, trattandosi di proposte provocatorie ed irricevibili, mirate ad ottenere consensi popolari senza curarsi delle conseguenze. Allo stesso modo - ne ha per tutti Chiovelli - risultano ipocriti e tardive le denunce e gli esposti di coloro che i campi li hanno costruiti, con le leggi regionali, estesi, con l'ordinanza 80 del 1996 del sindaco Rutelli e addirittura creati di nuovi, come con l'amministrazione Veltroni per il campo di Via Pontina". 

Da qui l'appello e l'invito a tutti gli schieramenti a comprendere l'importanza che il tema riveste per Roma, per i cittadini e per gli stessi rom, "si unissero per sostenere questo progetto che, ripetiamo, è l'unica alternativa possibile e responsabile" - scrive l'assessora. 

"Non vogliamo più spostare di qualche chilometro il fenomeno, vogliamo attrezzarci per risolverlo pianificando le azioni". Questo lo scopo del M5s, non solo del XV.

Camping River: per rom patto solidarietà e verifiche patrimoniali

E così anche per il Camping River si agirà per step. In attuazione del Piano rom alle famiglie del "villaggio" di Tenuta Piccirilli verrà proposto un patto di solidarietà per consentire l'avvio del processo di integrazione. 

"Il patto - sottolinea Chiovelli - prevede diritti e doveri". Contemporaneamente saranno avviate le verifiche patrimoniali e l'accertamento delle effettive fragilità: in base a tali riscontri sarà possibile vedere quanti risulteranno idonei ad ottenere l'aiuto, con gli altri a dover invece lasciare il campo. Quelli che possono già pagarsi un affitto vi accederanno attraverso un processo di accompagnamento sociale. Gli altri verranno sostenuti in un percorso di cittadinanza attiva.

"Nei campi rom marginalità, devianza ed esclusione sociale"

"L'unica azione responsabile - sottolinea ancora l'assessora Chiovelli - è quella di chiudere questi dispositivi di sofferenza sociale che sono i campi, restando nella cornice del diritto nazionale ed europeo. I denari spesi ora, saranno denari risparmiati in futuro" - sottolinea l'esponente della Giunta Simonelli. 

"La gestione precedente che manteneva i campi perpetuando marginalità, devianza ed esclusione sociale, aveva ben altri costi, ed ha condotto ad un'indagine che ancora non vede la conclusione. Mi sento di dire che anche in questo frangente da parte del Municipio XV si è data una grande prova in termini di capacità istituzionale che lancia un messaggio chiaro e forte su un tema così delicato, senza dimenticare che i più grandi risultati non possono essere raggiunti senza una sana e forte collaborazione fra tutti gli attori Istituzionali". 

Tre mesi per il "superamento" del Camping River

Dunque ancora tre mesi per il "superamento" del Camping River: una vera e propria sperimentazione dettata dalla necessità con l'applicazione ligia del piano che perdurerà fino al 31 dicembre 2018, un arco di tempo durante il quale verranno attuate quelle azioni e quegli interventi necessari affinchè le 430 persone del campo di via Tenuta Piccirilli riescano a fuoriuscirne. 
 

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