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Una biblioteca in periferia / Labaro / Viale delle Galline Bianche

La biblioteca riapre ma senza libri per grandi: rivolta del circolo di lettura

Dopo otto mesi e un restyling completo amara sorpresa per gli adulti del quartiere che hanno trovato meno libri: "Gioiello svalorizzato". Il perchè lo spiegano Biblioteche di Roma e municipio

“Ci siamo ritrovati una biblioteca totalmente svuotata di libri, un piccolo gioiello ora svalorizzato”. A pochi giorni dalla riapertura della Biblioteca Galline Bianche, completamente ristrutturata e rinnovata, protesta il circolo di lettura. 

La biblioteca riapre senza libri per grandi

Un gruppo di incontro e socializzazione nato con l’obiettivo di valorizzare la lettura come strumento di crescita personale e apertura verso gli altri in un quartiere, quello di Labaro, che di queste realtà e opportunità ne conta davvero poche. A suscitare i malumori “la scarsa presenza di libri dedicati ai più grandi, così noi adulti - ci spiega Lucia, del circolo di lettura - siamo costretti a ricorrere al prestito interbibliotecario, più difficoltoso e lento e soprattutto senza che si possa prorogare la consegna del volume richiesto”. Per questo il circolo, nato prima della pandemia e oggi attivo, vuole lanciare una petizione con l’intento “di far riportare i libri nel quartiere”. 

La replica di Biblioteche di Roma

“Abbiamo accolto le richieste di incremento della collezione adulti e stiamo incrementando le scaffalature riservate alle novità editoriali e ai classici, sia di narrativa che di saggistica” - ci fanno sapere da Biblioteche di Roma sottolineando come a Galline Bianche sia stato applicato il modello di ‘biblioteca leggera’ che riconosce centralità all’accoglienza degli utenti rispetto alla collezione libraria. Una biblioteca con un patrimonio librario contenuto ma costantemente aggiornato, selezionato e fortemente integrato oltre che con il deposito centrale, interconnesso grazie al servizio di prestito interbiblitoecario, anche con le risorse elettroniche che gratuitamente sono disponibili nel portale servizi da poco rinnovato. “Il modello di biblioteca leggera - ha sottolineato la direttrice delle Istituzioni Biblioteche di Roma, Mariarosaria Senofonte - riconosce la biblioteca pubblica soprattutto come spazio d’incontro, in cui l’attenzione maggiore viene riservata alle informazioni di comunità, alle attività che coinvolgono la comunità”. 

Una biblioteca pensata per i più piccoli

“La scelta di dedicare la maggiore attenzione alla collezione per bambini e ragazzi - ha spiegato la direttrice - nasce dall’analisi dei dati precedenti alla chiusura e dalla vicinanza di numerosi plessi scolastici di diverso ordine e grado. Sia i giovani utenti che l’utenza consolidata avranno quindi a disposizione meno libri, ma di migliore qualità, nuovi, costantemente aggiornati, in grado di ottenere un indice di circolazione alto. Inoltre, negli ampi spazi rinnovati e ritrovati potranno essere realizzati laboratori, lezioni, riunioni di gruppi di lettura, di scrittura, incontri e presentazioni di libri”. 

Lo aveva sottolineato anche il presidente del Municipio XV, Daniele Torquati, nel giorno della festa per la riapertura, dopo otto mesi, della biblioteca: “La biblioteca è aperta a tutti e a tutte e a tutte le generazioni. Abbiamo però voluto dare un segnale forte: vogliamo ripartire dai più piccoli, dalle bambine e dai bambini di Roma nord”. 

A Roma nord "indice di vulnerabilità alto"

Già perchè nel quadrante del Quindicesimo i dati sulla dispersione scolastica e sui ragazzi “NEET” (Not in Employment, Education or Training), non sono incoraggianti. Solo nel distretto di Grottarossa ovest c’è un 25% di ragazzi che non studiano e non lavorano. 

“Abbandono scolastico, disoccupazione e divario occupazionale di genere. Nel nostro Municipio - spiega l’assessora alla Scuola del XV, Tatiana Marchisio - c’è un indice di vulnerabilità molto alto, nonostante veniamo narrati come Roma nord. Per questo puntare su un luogo per i ragazzi e per i bambini è una scelta importante. Non posso nascondere un po’ di disappunto per questo egoismo generazionale che invece dovrebbe lasciar posto - è il monito dell’assessora - a maggiore coesione. Tutti dovremmo reputare prezioso fornire libri a chi nasce con il tablet in mano. Stiamo lavorando perchè la biblioteca di Galline Bianche diventi centro di attività anche per i più grandi, con il contributo del vicino centro anziani e delle associazioni e realtà che vorranno realizzare progetti. A tale scopo - rassicura Marchisio - sono state ordinate cinque nuove scaffalature e saranno forniti ulteriori volumi”. 

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