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Giovedì, 25 Aprile 2024
Ponte Milvio Tor di Quinto / Viale di Tor di Quinto, 57

Tor di Quinto, non vincono vandali e odio: torna nuova la targa di Ciro Esposito

La stele, danneggiata e poi rimossa, è stata ricollocata al suo posto da Vincenzo "autore ignoto" di quel "nobile gesto": "Poesia che viene dal cuore. Ciro vive nei nostri ricordi"

E' bastata solo una manciata di giorni per lanciare un segnale chiaro ed inequivocabile: a Tor di Quinto, davanti al 57B dove nel 2014 fu ferito a morte Ciro Esposito, non c'è spazio per altro odio e per una violenza ora perpetrata ai danni di famiglia, cari e memoria. 

La targa in ricordo del ragazzo tifoso del Napoli raggiunto da un proiettile prima della finale di Coppa Italia e morto dopo 50 giorni di agonia in un letto di ospedale, è tornata al suo posto. 

L'omaggio al giovane, affisso nel mese di gennaio da ignoti, era stato notato solo nelle settimane scorse con la notizia riportata dalla stampa ad armare le cattive intenzioni di coloro che pochi giorni fa hanno pensato di imbrattare la targa marmorea e la poesia li scritta con una bomboletta spray rosso sangue. 

Un gesto inquietante e oltraggioso seppur non una novità in una città, o meglio in uno spaccato di essa, in cui morti tragiche e violente capita spesso che diventino vanto e cori da stadio invece che motivo di vergogna e condanna unanime. 

Inaccettabile vedere il ricordo per un ragazzo scomparso prematuramente ridotto così: da qui l'idea di un tifoso dell'Hellas Verona che ha deciso di rimuovere la targa per ripulirla e poi ricollocarla tra sciarpe e fiori. Intenzione apprezzabile ma esecuzione troppo complessa: la targa è infatti stata riprodotta ex novo e fissata sul palo di Tor di Quinto linda e luminosa. 

A riportarla al suo posto è stato, un'altra volta, Vincenzo: tifoso del Napoli e per tanto tempo "autore ignoto" del "nobile gesto" e della poesia dedicata a Ciro.

"Il mio è un gesto che viene dal cuore per un giovane, tifoso del Napoli come me, che non c'è più" - ha detto a RomaToday sorpreso proprio nel mentre della nuova collocazione della targa. "Una poesia scritta con commozione subito dopo la morte di Ciro" - ha spiegato laconico esprimendo non poco rammarico per lo sfregio arrecato alla stele. "Potranno danneggiarla di nuovo ma noi saremo sempre pronti a rimetterne una nuova. Ciro vive nei nostri cuori e nei nostri ricordi: niente e nessuno potrai mai cancellarlo". 

E così è. A Tor di Quinto, subito dopo il danneggiamento, la targa per Ciro Esposito è tornata a campeggiare tra fiori, sciarpe e adesivi. Un omaggio tra gli omaggi di chi quel ragazzo lo ricorda con affetto e rispetto. 
 

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