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Ponte Milvio Flaminio / Piazzale di Ponte Milvio

Su Ponte Milvio nessun compromesso: così dal 2 gennaio tavolini e dehors saranno abusivi

Nessuna proroga immediata alle concessioni, nè alcuna direttiva affinchè gli uffici revochino il provvedimento che le annulla: dal Consiglio solo "un invito a valutare" tale possibilità. I commercianti: "Avremo piazza vuota e licenziamenti"

Nessuna proroga immediata per le occupazioni di suolo pubblico di Ponte Milvio, per gli esercenti solo la speranza che gli uffici, su invito del Presidente, valutino "la possibilità - così si legge nel documento approvato dal parlamentino di via Flaminia 872 - di revocare attraverso l'istituto dell'autotutela i provvedimenti di annullamento delle concessioni per il periodo transitorio decorrente dal 1 gennaio fino all'approvazione definitiva del Piano di Massima Occupabilità". 

Dunque, a meno di un blitz fulmineo e inaspettato, dal primo giorno del 2017 tavolini e dehors dovranno sparire da piazzale e dintorni: difficile infatti che senza una precisa direttiva, e un indirizzo politico in tal senso perentorio, i vertici amministrativi del Quindicesimo possano fare dietrofront su quelle lettere che per gli esercenti del quadrante hanno rappresentato un amaro regalo sotto l'albero. 

Era infatti l'inizio di dicembre quando a tante delle attività di Ponte Milvio è stata recapitata la missiva del XV con la quale il Municipio informava gli esercenti  della volontà di non rinnovare le autorizzazioni per le occupazioni di suolo pubblico "perchè non supportate dal parere favorevole della Sovraintendenza Statale, trattandosi di area insistente all’interno della Città Storica". 

Tra meno di 72 ore dunque tavolini e dehors, che diverranno di fatto abusivi, dovranno essere rimossi in attesa delle valutazioni della Sovrintendenza sul Piano di Massima Occupabilità licenziato proprio nei giorni scorsi da una Commissione Tecnica istituita in via Flaminia 872.

Nel frattempo però nessuna possibilità per gli esercentidi mantenere le occupazioni di suolo pubblico nelle more di regolamentazione e ridefinizione degli spazi utilizzabili. Una vera e propria doccia fredda per un quadrante da tre mesi pure ostaggio della "zona rossa" istituita in seguito al crollo della palazzina di via della Farnesina, 5. 

Così ieri, nel corso di un Consiglio straordinario chiesto dal centrodestra, gli esercenti di Ponte Milvio hanno tentato di dire la loro chiedendo alla Giunta del Municipio XV ed in particolare all'Assessora al Commercio, Alessia Vivaldi, di provvedere ad una proroga delle concessioni proprio come fatto dal 2013, anno in cui la Sovrintendenza scrisse al Municipio, ad oggi: una deroga prima dell'entrata in vigore del Piano di Massima Occupabilità che dovrà disciplinare tali concessioni. 

"E' importante sottolineare che oggi (ieri ndr.) non discutiamo le Occupazioni di Suolo Pubblico ma un provvedimento in base al quale noi tra 72 ore circa diverremo abusivi. Una decisione che doveva essere presa in un altro modo per permettere agli esercenti di adeguarsi una volta noti i nuovi spazi assegnati. Abbiamo trovato invece un'amministrazione per nulla disposta al dialogo che si è trincerata dietro la bandiera della 'legalità' dimenticandosi però del buon senso: così con 30 giorni di preavviso oltre cinquanta attività saranno costrette a organizzarsi e licenziare personale" - ha detto nel suo intervento Simon Clementi, presidente dell'Associazione Commercianti Ponte Milvio, parlando di "provvedimento avventato" da parte del Municipio XV. 

Ma su Ponte Milvio nessun compromesso. Categoriche replica e posizione dell'Assessora Vivaldi, già battagliera contro dehors e tavolini ai tempi della militanza nel Comitato di Quartiere. "Nel 2013 al Municipio veniva notificata la violazione di una legge dello Stato, il Codice dei Beni e del Paesaggio. Le occupazioni di suolo pubblico non possono essere dunque concesse perchè prive del parere della Sovrintendenza: i commercianti - ha detto l'esponente della Giunta Simonelli - in questo arco di tempo sono stati costretti loro malgrado ad essere abusivi. Al momento non ci sono i presupposti giuridici per una proroga delle Osp che hanno bisogno del parere favorevole - oltre che necessario, obbligatorio e vincolante -della Sovrintendenza alla quale abbiamo chiesto una valutazione sull'intero Piano di Massima Occupabilità. Il compito della politica - ha sottolineato Vivaldi - è quello di cercare soluzioni alle problematiche muovendosi però nel solco della legalità"

Dopo oltre sei ore di seduta bocciato, con otto voti favorevoli e otto astenuti, il documento del Pd che chiedeva di emanare una direttiva agli uffici municipali di proroga delle Occupazioni di Suolo Pubblico di Ponte Milvio fino al 31 gennaio 2017 con pure la richiesta di approvare il PMO entro il 20 gennaio prossimo. Per gli uffici di via Flaminia 872 invece dal Consiglio solo un invito a "valutare la possibilità" di revocare il provvedimento assunto.

Troppo poco per chi tra meno di 72 ore si vedrà costretto a smontare gli spazi esterni e rimuovere i tavolini in attesa dell'adozione del Piano di Massima Occupabilità. Chissà quando.

Intanto, caduti nel limbo delle concessioni, lo scenario disegnato dagli esercenti non è dei migliori: "La piazza per la quale abbiamo lavorato tanto sarà vuota e tanti dipendenti non avranno più lavoro. Non è facendo spallucce - hanno detto al M5s del XV - che potete dare risposte a questo grande problema che state causando". 
 

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