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Martedì, 16 Aprile 2024
Ponte Milvio Castelnuovo di Porto

Tuguri tra locali e palazzine eleganti: la favela nel cuore di Ponte Milvio ha le ore contate

Avviate le procedure per lo sgombero della storica baraccopoli di via Castelnuovo di Porto: nell'area il Municipio XV sogna verde e un parcheggio

I cavi della corrente che corrono pieni di grovigli da una casupola all'altra, le antenne montate sui tetti sconnessi di tuguri in legno e lamiere che dominano lo slargo, fuori tavoli e vecchi mobili, qualche mezzo semidistrutto: un villaggio di abusivismo, precarietà e disperazione nel "salotto" di Roma Nord. 

La baraccopoli nel cuore di Ponte Milvio

E' la baraccopoli di Ponte Milvio, quella che sorge in fondo a via Castelnuovo di Porto, nel bel mezzo del cuore pulsante della movida all'ombra della Torretta Valadier. 

Catapecchie che sono li da oltre vent'anni tra impianti elettrici non a norma, condizioni igienico sanitarie disastrose e illegalità. Intorno palazzine residenziali ed eleganti, locali, ristoranti alla moda e un quartiere dal grande valore storico e artistico che si perde tra aperitivi e cocktail. 

Le famiglie della favela di Ponte Milvio

Ad abitare la baraccopoli undici famiglie, poco più di trenta persone di cui cinque minori, che li sentono di avere la propria casa. 

Prevalgono nei numeri le famiglie filippine, non mancano però romeni e qualche italiano. Tutte dovranno abbandonare quelle abitazioni diroccate: il Comune infatti è intenzionato a sgomberare l'insediamento e restituire l'area di sua proprietà a pubblico servizio.

"In via Castelnuovo di Porto c'è una situazione altamente fatiscente e pericolosa tra cavi elettrici non a norma e bombole del gas sparse. Quello è un insediamento abusivo che risale agli anni '90: il primo atto di disciplina edilizia è del 1993 ma nessuno ha mai dato seguito" - ha spiegato a RomaToday l'assessora al Sociale del Municipio XV, Paola Chiovelli, che si sta occupando per le sue competenze della questione. 

La baraccopoli di via Castelnuovo di Porto verso lo sgombero

Censimento dei nuclei familiari presenti e mappatura delle fragilità prima dello sgombero. 

"Gli atti di disciplina edilizia sono stati emessi e notificati. Dobbiamo verificare qualche situazione opaca ma stiamo lavorando per ripristinare decoro e legalità: in queste settimane c'è il passaggio continuo di forze dell'ordine e degli assistenti sociali che stanno dando supporto alle famiglie". 

Un paio di coppie, ricevuto l'avviso di sgombero, hanno abbandonato volontariamente l'insediamento: le altre famiglie sembrano non demordere. Quella è casa loro, da vent'anni o più. 

Palazzine eleganti con affaccio su lamiere e roghi

In via Castelnuovo di Porto poca voglia di parlare: silenzio tra gli abitanti della favela e tra quelli delle palazzine che vi sorgono accanto, appartamenti di pregio con affaccio su tetti di lamiere e qualche rogo.

Sarà così ancora per un po': la baraccopoli di Ponte Milvio sembra avere le ore contate. 

Al posto delle baracche il Municipio XV vorrebbe realizzare un'area verde e un parcheggio utile ad una zona che, seppur ricca di servizi ed attività, da questo punto di vista è in sofferenza e in balia dei posteggitori abusivi. 

"Contiamo di liberare l'area a breve, entro la fine dell'estate" - l'annuncio di Chiovelli. 

Ad un anno dallo sgombero del campo rom River, Roma Nord potrebbe dunque dire addio anche alla storica favela nel cuore della movida. 
 

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