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Il set de "Il paradiso delle signore" finisce in tribunale. Per i giudici è abusivo: “Alterata riserva naturale”

Secondo il Tar del Lazio il set della Videa nel Parco di Veio sarebbe privo delle autorizzazioni necessarie. Da due anni Comune e Ente Parco ne chiedono la demolizione: è attesa per la pronuncia del Consiglio di Stato

Il set è abusivo così la fiction Rai “Il paradiso delle signore” finisce nel mezzo di una battaglia legale. La soap ispirata al romanzo di Emile Zola viene registrata negli studi della Videa, nel cuore del Parco di Veio: una struttura che l’Ente Parco e Roma Capitale chiedono venga demolita da due anni perchè in area protetta, dunque abusiva. Il Tar del Lazio, come riportato due giorni fa da Il Messaggero, ha dato loro ragione respingendo il ricorso della Videa Studios Spa, proprietaria degli studi cinematografici. 

Videa, gli storici studi cinematografici nel Parco di Veio

Una piccola Cinecittà in quel di Roma nord tirata su nei primi anni Sessanta dal produttore cinematografico Franco Cristaldi (Vides Cinematografica) e rilevata negli anni ‘80 dalla società di produzione e distribuzione cinematografica indipendente fondata da Sandro Parenzo, la Videa appunto. E’ li che sono stati girati alcuni dei grandi capolavori del cinema italiano: da Amarcord a Divorzio all’italiana, I soliti ignoti e Nuovo Cinema Paradiso. Le costruzioni presenti nel corso degli anni sono state condonate, ma il set dove viene girata "Il paradiso delle signore" sarebbe fuori dal perimetro autorizzato.

La casa di produzione fuori dalla sentenza: "Non ne sapevamo nulla"

“Non ne sapevamo nulla ci è stato detto che i permessi per costruire il set erano in regola”, ha detto Giannandrea Pecorelli, produttore della serie con Aurora Tv. In effetti, la casa di produzione e la Rai non sono menzionate nella sentenza, che riguarda unicamente gli studi cinematografici.

La Videa: "Opere temporanee". I giudici: "Alterata la riserva naturale"

Camerini, magazzini, gazebo e una piscina fuori terra che per la Videa sono “opere di natura precaria e temporanea, utilizzate per le riprese della soap Il Paradiso delle Signore, con set successivamente smontabile”. Le caratteristiche di tali manufatti, precisa in una nota stampa lo studio legale Tedeschini, "non sono in contrasto con il divieto di realizzare 'strutture non amovibili e non temporanee' introdotto dalla normativa cui l'ordine di demolizione si riferisce".

Non per i giudici che sostengono come le opere contestate rappresentino “un intervento, all’interno del Parco di Veio, di notevolissime dimensioni, da considerarsi unitario, composto da opere tutte funzionalmente volte alla produzione di una serie televisiva in onda da anni e ormai giunta alla quinta stagione”. Il risultato è un’alterazione profonda e, soprattutto, “permanente” della riserva naturale.

Comune e Parco di Veio per la demolizione: è attesa per il Consiglio di Stato

Per i magistrati prima della realizzazione del set sarebbe stato necessario ottenere un nulla osta del Parco di Veio. Ma "l'intera area, all'interno della quale insistono le strutture oggetto dell'ordinanza risulta catastalmente classificata, già dagli anni '60, com e 'industriale con finalòità cineaudiovisiva' e con tale caratteristica catastale è stata acquistata nel 1989 dall'attuale proprietà" - ribatte l'avvocato Federico Tedeschini. 

Sugli studios è braccio di ferro. Videa è già pronta al ricorso al Consiglio di Stato che in fase cautelare ha bloccato la demolizione in attesa di una sentenza definitiva trattandosi di “impianti impegnati nella produzione di un programma televisivo di rilevanza nazionale, con il concreto rischio di chiusura del centro di produzione, anche a danno del personale”, mentre per l'altro verso "l'amministrazione non ha rappresentato alcuna particolare esigenza tale da giustificare l'immediata demolizione delle opere".

Il paradiso delle signore a rischio stop? "Allarme ingiustificato"

"Ingiustificato" per lo studio legale che assiste la Videa l'allarme sulla sospensione delle riprese della fiction: Il paradiso delle signore non è a rischio stop. Il set cinematografico nel cuore del parco di Roma nord in cui viene girato finisce invece nelle aule di tribunale. 
 

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