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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Municipio XV, Gina Chirizzi esce allo scoperto: "Mi candido presidente, ora tocca a una donna"

L'ex presidente del Consiglio durante la consiliatura Torquati punta al vertice: "Mia esperienza politica e amministrativa a disposizione del territorio. Sì alle primarie". Governo giallo-rosso: "Andrebbero create condizioni, ma al Comune mai con Raggi"

Un lungo trascorso nella sezione del Pd di Labaro-Prima Porta, nel cuore della borgata romana. Poi il salto naturale nel parlamentino di Roma nord: tre anni, sotto la consiliatura Torquati, in maggioranza con il ruolo di Presidente del Consiglio (la prima donna in XV); cinque all’opposizione. Ora Gina Chirizzi punta al vertice: “Mi candido a presidente del Municipio XV” - dice a RomaToday. Dopo tante ipotesi tra cui il ritorno dell’ex minisindaco Daniele Torquati, della consigliera Agnese Rollo e dell’ex assessore a Cultura e Sport, Alessandro Cozza, è la prima a farsi palesemente avanti. “Non mi metto a disposizione, è un termine obsoleto. Mi candido alla presidenza. Ora tocca a una donna”. E’ perentoria Chirizzi. 

Perchè si candida a presidente del Municipio XV?

Mi candido al ruolo di presidente perché sento oggi di poter mettere a disposizione della comunità del XV municipio la mia esperienza politica e amministrativa maturata ormai in più di un decennio.  Sono stati anni intensi, molto difficili, ma anche molto  belli e stimolanti: ho imparato molto, ascoltando la gente. Ho  acquisito quegli strumenti indispensabili per affrontare i problemi, l’ho fatto semplicemente stando vicino alle persone, cercando di capire i loro bisogni e insieme a loro ho portato avanti una serie di battaglie per migliorare la qualità della loro vita e l’ambiente in cui vivono. Come consigliera ho cercato nel mio piccolo di farmi carico di questi problemi, li ho messi sul tavolo e ho cercato di creare le condizioni per risolverli: non è stato semplice perché, a parte una breve parentesi di tre anni  di governo, sono stata sempre all’opposizione. Questo tuttavia non mi ha fermato, anzi al contrario mi  ha spronato ad essere più combattiva ed a portare avanti le istanze di questi territori che sono tante, tutte ormai urgenti e che investono ormai tutti gli ambiti: da quello urbanistico, a quello della mobilità, da quello della salute, a quello sociale aggravato dalla terribile pandemia, da quello della cura e del decoro, a quello dello sviluppo delle attività produttive, commerciali e culturali. 

In effetti il contesto di partenza per chi si troverà a governare prossimamente la città sarà complesso….

La pandemia ha stravolto la nostra comunità, ha acuito i problemi che già c’erano e ne ha creati di nuovi; ha segnato un vero e proprio spartiacque che esige un cambio di passo. Non è più possibile continuare  a tenere sospesi i problemi, è necessario trovare soluzioni  adeguate, altrimenti si rischia di non essere più in grado di risolverli. Occorre rimboccarsi la maniche, prendere di petto le questioni, nella consapevolezza che la soluzione non è dietro l’angolo, ma esiste, anche se la strada è in salita, perché su alcune questioni ripeto, siamo in ritardo e quindi si faticherà  di più a trovare la soluzione, ma con pazienza, competenza e passione ce la potremmo fare. Ecco perché mi candido Presidente del Municipio. 

Primarie si, primarie no. A che punto siamo?

Le primarie sono nello statuto e nella natura del PD e non sono in discussione, lo abbiamo sempre dichiarato a tutti i livelli. Pertanto chiunque abbia la volontà di candidarsi anche per la carica di Presidente dovrà passare per le primarie.

Una donna come Presidente. Quali punti di forza? Per il XV sarebbe la prima volta..

Si, sono profondamente cosciente che sarebbe la prima volta, e aggiungo “è giunto il momento”. Sottolineo con orgoglio di essere stata la prima donna Presidente del Consiglio del Municipio XV, auspicando che nel futuro prossimo possa essere una donna a governare il Municipio. Credo profondamente sia utile portare il punto di vista “femminile” perché ritengo che la  sensibilità di genere spesso può fare la differenza, ma a parte questo elemento una brava presidente non può prescindere da una buona squadra.

Tre anni di consigliera di maggioranza, cinque di opposizione: dopo 8 anni, da dove ripartire? E Che cosa cancellare?

Sono tante le battaglie da affrontare. In particolare nella periferia nord di Roma che, come sappiamo, soffre da ormai troppo tempo, come tutte le periferie, una condizione di abbandono e di svantaggio. Credo che un’amministrazione possa aver avuto dei limiti non chiudendo processi o vertenze, ma non per questo vadano cancellati progetti: anche se nel Municipio XV negli ultimi cinque anni sono stati davvero pochi. Sono convinta che un gruppo politico di centrosinistra debba valutare quali azioni intraprendere, cosa e come integrare, per migliorare alcuni aspetti del Municipio. Noi abbiamo in mente un progetto, che è di tutto il Pd del XV, che proporremo ai cittadini: abbiamo avviato all’interno del gruppo una valutazione delle criticità, partendo dalla fotografia attuale. E’ corretto ragionare da dove ricominciare, avendo in testa i nostri quartieri, i punti di criticità e le opportunità che offre il nostro territorio e costruire un progetto da proporre ai cittadini.

Quali le priorità da affrontare? 

Sicuramente l’emergenza sociale, arginare la povertà. Sono aumentate notevolmente con la pandemia il numero di famiglie e di persone seguite dalle associazioni assistenziali (Caritas, Sant’Egidio, Croce Rossa, associazioni di volontariato, Protezione Civile), quindi è necessario intervenire potenziando e migliorando la rete dei sussidi e dell’assistenza. Bisogna ripartire dagli anziani e dalle donne, tra le categorie più colpite. C’è bisogno di recuperare l’housing sociale, stiamo lavorando in tal senso con la Regione affinchè destini lo spazio dell’ex poliambulatorio di via Offanengo a questo. C’è poi il recupero di Studio XX, e del centro polifunzionale abbandonato di via Sulbiate. Occorre aumentare e migliorare servizi alla persona: come nidi e scuole. Il tema della povertà educativa è fondamentale: non tutti hanno avuto a disposizione i mezzi informatici per seguire le lezioni va affrontata. Attenzione a famiglie e salute. Potenziare l’assistenza psicologica visto che il disagio dettato dalla crisi in corso è micidiale. Resta fermo poi il nodo di salvare il territorio dal rischio idrogeologico, siamo rimasti al 2014. Ci sono poi i temi della mobilità sostenibile, del decoro, delle aree verdi e anche della sicurezza. 

La Regione d’esempio. Sarebbe favorevole ad un governo del municipio giallo-rosso con una giunta Pd-M5s?

Nell’ottica della Regione Lazio e al fatto che il presidente Zingaretti abbia siglato “il laboratorio Lazio” con l’ingresso del Movimento 5 Stelle in giunta, frutto di un lungo lavoro di condivisione, nel merito e nei contenuti, bisogna tener presente che ogni territorio ha una sua storia. Nel nostro Municipio purtroppo in questi anni di amministrazione con il M5s non si è creato quel tipo di interlocuzione: al contrario c’è stata poca collaborazione, poca sintonia e difficoltà di dialogo che hanno portato a scontri anche aspri. Tuttavia bisogna guardare al futuro, credo sia ancora possibile trovare le condizioni per costruire una interazione: ciò che è importante è la condivisione di un progetto  e di obiettivi che possano diventare comuni. Se guardo al Comune però una cosa è certa: la candidatura di Raggi non crea tali condizioni. 

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