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Come il caffè sospeso, così la Banca delle Visite offre cure mediche a chi è in difficoltà

Il municipio XV è il primo territorio a Roma ad attivare il servizio attraverso il proprio Sociale, l'assessora Rollo: "Progetto nato per abbattere le disuguaglianze"

Usufruire gratuitamente di cure e visite mediche urgenti in caso di tempi di attesa troppo lunghi del servizio sanitario nazionale, senza dover ricorrere a prestazioni a pagamento. Proprio come il rito solidale del caffè sospeso, così la Banca delle Visite raccoglie donazioni per offrire visite e cure mediche a persone in difficoltà. Dopo il Protocollo d’Intesa firmato nel giugno scorso tra il Municipio XV e “La Banca delle Visite”, la fondazione onlus impegnata dal 2015 nel settore sanitario a supporto dei più bisognosi, a Roma nord prende il via il servizio rivolto alle fasce più fragili della popolazione. 

Come funziona la banca delle visite

Un servizio di prossimità. Si perchè la persona che ha bisogno di una visita contatta il Punto Unico di Accesso del Municipio XV che, dopo aver verificato l’effettiva condizione di fragilità del soggetto, che deve essere in carico ai servizi sociali del territorio o aiutato dalle realtà del Terzo Settore, lo mette in contatto con la Banca delle Visite. Da li in 48 ore, tramite medici privati, strutture convenzionate con la onlus o budget proveniente dalle donazioni, chi ha bisogno di una prestazione medica viene ricontattato e indirizzato verso il professionista o l’esame diagnostico richiesto.

La banca delle visite per i più fragili

“Un progetto che rientra tra quei servizi su cui il municipio ha lavorato per abbattere le disuguaglianze e già i primi risultati sono straordinari” - ha detto l’assessora al Sociale, Agnese Rollo, presentando la collaborazione con la Banca delle Visite. Il Municipio XV è il primo a Roma ad attivare il servizio. “Un progetto che sottolinea lo spirito di grande collaborazione che c’è all’interno di questa amministrazione. La Banca delle Visite è un servizio importante che garantisce visite mediche, in tempi brevi, a chi non può permettersi di accedere a prestazioni private e non può attendere i tempi del pubblico che è un’eccellenza ma talvolta presenta delle lacune” - ha aggiunto l’assessore allo Sport e al Commercio del XV, Tommaso Martelli. Coinvolte anche molte realtà del territorio: da cliniche e studi medici alle associazioni sportive. 

La rete solidale che aiuta chi non può permettersi una visita

“Sosteniamo la persona, senza applicare nessun tipo di discriminazione proprio perchè la salute è un diritto che tutti i cittadini hanno. Lavoriamo in mutuo soccorso, con privati che sono vicini al pubblico: una rete solidale che ci aiuta a dare voce a tutte quelle persone che si trovano in condizione di fragilità. E’ importante infatti - ha spiegato Laura Giacobbe, promotrice mutualistica - che tutto il territorio e tutti coloro che lo vivono, indipendentemente da chi sono, vengano a conoscenza di questa opportunità affinchè ciascuno di noi possa aiutare chi ha bisogno di sostegno”. “Un servizio gratuito e a disposizione delle persone più fragili. Siamo una onlus e viviamo di donazioni, il budget torna al territorio sotto forma di visite, quindi di tutela alla salute. Oggi in Italia - ha ricordato la presidente della Banca delle Visite, Michela Dominicis - 12 milioni di italiani rinunciano alle cure mediche, dunque alla prevenzione. C’è chi lo fa perchè non può permetterselo ed è qui che entra in gioco la Banca delle Viste”. Le richieste vengono lavorate anche in giornata e il richiedente viene indirizzato verso la struttura o il professionista più vicino grazie alla rete solidale nata intorno al progetto di welfare. “Creiamo sinergie e connessioni sul territorio”. E da settembre è attiva anche la Banca delle Visite “pet”, dedicata agli animali, sempre delle persone in condizioni di fragilità, “per evitare abbandono o che l’animale viva male”.
 

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